VOLONTARIATO: preoccupazione tra le Pro loco

Tra le Pro loco c’è preoccupazione non tanto per le finanze delle associazioni quanto per la tenuta della rete dei volontari. «Con il diradarsi delle relazioni si rischia la perdita di volontari – osserva Giovanni Follador, di Combai, presidente dell’Unpli regionale –. Per questo stiamo sollecitando le Pro loco a tenere vivi i rapporti interni via web e wapp, e a promuovere iniziative, nei limiti consentiti dalla normativa. È il caso di “Frutto di un sostegno sociale” di domenica scorsa 8 novembre, vale a dire la tradizionale vendita di cassette di mele biodinamiche il cui ricavato viene devoluto alle case alloggio per persone adulte con disabilità. È fondamentale tenere vive le associazioni e il territorio. Nella stessa direzione vanno altre proposte come “Spettacoli di mistero”, trasferiti nel web, e le passeggiate di “Boschi a Natale”».

Al momento attuale sono davvero poche – secondo Follador – le Pro loco che vivono difficoltà finanziarie a causa dei mancati introiti per manifestazioni saltate nel 2020. «Si tratta di realtà che avevano contratto debiti ad esempio per mettere a norma le strutture. Per queste associazioni abbiamo organizzato degli incontri online per presentare apposite convenzioni con organizzazioni no profit proposte da istituti di credito».

Follador non vuol sentir parlare di aiuti a fondo perduto di enti pubblici a favore delle Pro loco per emergenza Covid: «In questo momento molte persone sono in difficoltà e devono essere aiutate. Le Pro loco, salvo appunto alcune eccezioni, non hanno problemi e devono affrontare dei costi comunque molto contenuti». FC