Veneto Banca, Favotto: premesse per risultato positivo nel 2015

"Ci sono le premesse per raggiungere un risultato positivo già nel 2015". Così il presidente di Veneto Banca, Francesco Favotto, nel suo intervento di apertura dell'assemblea di stamani a Venegazzù di Montebelluna.

Il bilancio 2014 registra una perdita di 968 milioni, anche a seguito delle svalutazioni degli avviamenti ed alle rettifiche sui crediti richieste dalla Bce. E' una perdita tecnica che - ha spiegato il presidente - "si riscontra anche nei bilanci di molte altre banche comparabili, quotate e non, e non è in discussione la capacità di generare utili in futuro".

All'ordine del giorno dell'assemblea anche la svalutazione del valore dell'azione da 39,5 a 30,5 euro. Il presidente si è soffermato anche sulle strategie della banca che si vorrebbe far passare da "un modello popolare, basato su un rapporto fiduciario di lungo periodo, ad un modello di società per azioni che si basa sul ritorno economico dei soci azionisti a medio-breve termine".

"Si aprirà una nuova stagione - ha spiegato Favotto - con una ricerca di soci finanziariamente forti da una parte e dall'altra di accordi o aggregazioni fra banche".

Il mese scorso Veneto Banca ha nominato un advisor, Rothschild, per l'esplorazione delle nuove prospettive strategiche. Le opzioni spaziano fra "il proseguimento 'stand alone' con un nucleo di soci forti e con uno o più fondi istituzionali per aumentare il capitale", l'"aggregazione con una banca già quotata, italiana o straniera", e l'accordo con una banca "non quotata per dar vita, su base paritetica, ad un nuovo gruppo bancario di successo radicato sul territorio anche in vista di una possibile quotazione". Tra i temi più dibattuti, la svalutazione dell'azione. Per Favotto, questa è "espressione dell'effettivo valore della banca per qualsivoglia finalità", e ha "solo un valore segnaletico volto a indicare ai soci gli effetti delle perdite riportate nel bilancio 2014 sul sovrapprezzo delle azioni".