Papa Francesco prega per la Pace in lraq
Nella solennità della Santissima Trinità, il Pontefice prega e fa pregare Maria perché garantisca giustizia e riconciliazione a tutti gli iracheni, "qualunque sia la loro appartenenza religiosa"
“Sto seguendo con viva preoccupazione gli avvenimenti di questi ultimi giorni in Iraq. Invito tutti voi ad unirvi alla mia preghiera per la cara nazione irachena, soprattutto per le vittime e per chi soffre maggiormente le conseguenze dell’accrescersi della violenza, in particolare per le molte persone, tra cui tanti cristiani, che hanno dovuto lasciare la propria casa”.
Lo ha detto oggi Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus a Roma in piazza san Pietro.
Prima di recitare l’Ave Maria, insieme alle migliaia di persone sul sagrato della basilica di San Pietro, il Pontefice ha detto: “Auspico per tutta la popolazione la sicurezza e la pace ed un futuro di riconciliazione e di giustizia dove tutti gli iracheni, qualunque sia la loro appartenenza religiosa, possano costruire insieme la loro patria, facendone un modello di convivenza. Preghiamo la Madonna, tutti insieme per il popolo iracheno”.
Nel commento che ha preceduto l’Angelus il Vescovo di Roma ha ricordato che la solennità della Santissima Trinità, presenta una vita di comunione e di amore perfetto, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: “origine e meta di tutto l’universo e di ogni creatura, Dio”.
Secondo il Pontefice “nella Trinità riconosciamo anche il modello della Chiesa, nella quale siamo chiamati ad amarci come Gesù ci ha amato” perché “è l’amore il segno distintivo del cristiano”.
Riprendendo il passaggio del Vangelo in cui Gesù spiega che “tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35), papa Francesco ha sottolineato che “è una contraddizione pensare a cristiani che si odiano. (…) E il diavolo cerca sempre questo: farci odiare, perché lui semina sempre la zizzania dell’odio; lui non conosce l’amore, l’amore è di Dio!”
Il pontefice ha ribadito che “tutti siamo chiamati a testimoniare ed annunciare il messaggio che ‘Dio è amore’, che Dio non è lontano o insensibile alle nostre vicende umane. Egli ci è vicino, è sempre al nostro fianco, cammina con noi per condividere le nostre gioie e i nostri dolori, le nostre speranze e le nostre fatiche”.
La testimonianza più chiara del suo amore è evidente con il suo essersi fatto uomo, egli “è venuto nel mondo non per giudicarlo ma perché il mondo si salvi per mezzo di Gesù” (cfr Gv 3,16-17).
Infatti – ha continuato il Pontefice –, “Lui ci perdona sempre, Lui ci aspetta sempre, Lui ci ama tanto. E l’amore di Gesù che noi sentiamo è l’amore di Dio”.
Comprendere questo amore significa entrare nel dinamismo della Trinità, che è “un dinamismo di amore, di comunione, di servizio reciproco, di condivisione”.
“L’amore vero è senza limiti” ha affermato Papa Francesco invitando i fedeli, i romani e i pellegrini a partecipare alla processione per il Corpus Domini che si svolgerà giovedì prossimo di seguito alla Messa a San Giovanni in Laterano (ore 19.00).
Il Papa ha concluso rivolgendosi alla Vergine Maria, creatura perfetta della Trinità, affinchè “ci aiuti a fare di tutta la nostra vita, nei piccoli gesti e nelle scelte più importanti, un inno di lode a Dio, che è Amore”.
Fonte Zenit.org
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento