Un ricordo di don Giovanni Della Giustina
Giovedì 26 febbraio in Cattedrale a Vittorio Veneto è stato celebrato il funerale di don Giovanni Della Giustina. Così lo ricorda una parrocchiana della Cattedrale.
La parrocchia della Cattedrale ha avuto un rapporto tutto speciale con don Giovanni. Non solo ha diretto il coro, ma ci ha educati alla musica e al canto. Non c’era differenza nell’insegnare un canto popolare per la messa o una partitura per quattro voci e solista: lui dava, ed esigeva, sempre il massimo. Non erano rare le sue sfuriate durante le prove... per poi continuare più carichi di prima.
Don Giovanni aveva anche creato il “coretto”, composto da bambini e bambine, che per tanti anni ha animato la messa delle famiglie. E con i piccoli ha sempre avuto un bel rapporto. Nonostante potesse sembrare severo, ispirava fiducia, tanto che alle confessioni aveva sempre la fila di ragazzini che trovavano in lui una persona capace di dialogare al loro livello.Quando celebrava messa poi, durante l’omelia, riusciva sempre ad attirare l’attenzione e a strappare un sorriso grazie alle sue fantasiose similitudini tra la Parola e la vita quotidiana. Tra le più gettonate quelle che riguardavano la sua auto, la A112 bianca.Anche nei campi scuola estivi, con la sua discrezione, sapeva proporre riflessioni che davano un valore in più alle attività degli animatori. E come non ricordare l’attenzione delle cuoche alla sua salute, premurose nel controllare che mangiasse abbastanza e soprattutto carne rossa.Tante persone gli hanno davvero voluto bene, e lo stanno dimostrando anche postando sui social network ricordi, fotografie e aneddoti di un sacerdote che ha saputo farsi prossimo agli altri.Laura Ceccarini
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