CONEGLIANO: ecco la nuova via Vespucci
Un’arteria attesa da anni
Il motto del veliero Amerigo Vespucci, che condivide il nome con la nuova arteria coneglianese, è particolarmente adatto a questa storia iniziata ben 14 anni fa: “Non chi comincia, ma quel che persevera”. Finalmente, dopo tanta attesa, l’ormai famoso spezzone viario che tanto ha fatto discutere in questi anni amministrazioni e cittadinanza è stato aperto, con una cerimonia ufficiale che si è tenuta lunedì 7 giugno, alla presenza delle autorità e del commissario prefettizio Antonello Roccoberton. Il traffico ha subìto una vera e propria rivoluzione in città e per un certo periodo si dovrà prestare molta attenzione ai cambiamenti. È toccato al commissario riassumere le vicende di quest’opera costruita per ammodernare la viabilità, da tempo ritenuta obsoleta e per questo oggetto di uno studio specifico confluito nel Put, il Piano urbanistico del traffico. «L’opera iniziata nel 2007 è rimasta ferma per anni a causa del fallimento dell’impresa» ha spiegato nel suo discorso ufficiale. Dopo varie vicissitudini, è ripartita con la giunta Chies, caduta a novembre dello scorso anno a lavori ormai quasi conclusi. In questi mesi di commissariamento sono stati terminati con gli ultimi “ritocchi”: dall’illuminazione all’asfaltatura, fino agli interventi al ponte sul Monticano. Si tratta di soli 350 metri in termini di lunghezza, ma la realizzazione dei due ponti che costeggiano la ferrovia hanno aumentato in modo consistente le spese, assorbendo circa il 70% del totale complessivo dell’opera. Via Vespucci, per ora a doppio senso di circolazione, è la naturale prosecuzione di via Colombo in direzione est. La si imbocca dopo la stazione alla rotonda di via Verdi, permettendo di bypassare il traffico del centro, viale Carducci in particolare. All’angolo tra via Verdi e la nuova via si affaccia Corte Vespucci, un complesso interamente riqualificato. Dopo avere attraversato il Monticano, fiancheggiando la ferrovia, si sbuca alla mega intersezione dove si incontrano ben sei strade: la stessa Vespucci, via Matteotti, viale Friuli, via papa Giovanni XXIII, via Cadore e via Rosselli. In quest’ultima il senso di marcia è stato invertito e si deve quindi rispettare la segnaletica. Percorrendola in direzione ovest per andare verso il centro (e non più per uscire), si arriva in zona San Martino e si hanno due opzioni: o la svolta a destra per prendere via Fenzi o a sinistra per via Sauro. «Nei giorni di prova abbiamo visto che il traffico si è fluidificato nella confluenza a est – spiega il comandante della polizia locale Claudio Mallamace che sta monitorando l’andamento del traffico dopo le modifiche –. Il mio pensiero è piuttosto per la zona della stazione ferroviaria, dove ho chiesto alle pattuglie di prestare particolare attenzione. C’è ancora il semaforo di viale Carducci che ferma la circolazione e lì si potrebbero creare dei disagi, ma terremo sotto controllo la situazione». Si deve considerare che l’idea è quella di trasformare il viale in una piazza, risolvendo la questione, ma si dovrà attendere la nuova amministrazione per la decisione finale su questo tema. La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e la benedizione di padre Giuseppe Menzato, parroco della parrocchia dei Santi Martino e Rosa, che ha sottolineato come l’opera sia un segno di innovazione, ma anche di continuità: «Tutte le strade ci portino a incontrarci, soprattutto in questi momenti di sofferenza che ci hanno relegato nelle nostre case. Benedico la via e soprattutto le teste che la percorrono e auguro a tutti buon viaggio».
Chiara Dall’Armellina
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