3° Concorso letterario

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PENNA IN MANO, IN ASCOLTO DELLA MONTAGNA

 

Se ci si diverte nel realizzare una qualsiasi attività della vita (lavoro, gioco, studio, hobby) vuol dire che quell’attività ci va a genio. Il divertimento è tratto caratterizzante il concorso di racconti sulla montagna promosso dal settimanale L’Azione unitamente a un folto gruppo di associazioni della pedemontana. Ci divertiamo noi organizzatori a portare avanti questa iniziativa, si divertono i giurati chiamati a fare una prima scrematura dei racconti, si divertono gli autori, si divertono i lettori chiamati ad eleggere democraticamente i migliori racconti dell’anno. Per questo motivo il concorso è diventato un appuntamento atteso da molte persone.

Quest’anno ci sono due novità. Le sezioni passano da due a tre: adulti (dai 15 anni in su), bambini (quinta elementare e prima media) e ragazzi (seconda e terza media). Le associazioni promotrici sono aumentate grazie all’ingresso nella “macchina organizzativa” di diversi sodalizi dei Comuni di Trichiana, Mel e Lentiai. In questo modo tutta l’alta diocesi è rappresentata. E potranno nascere nuove occasioni di collaborazione tra pedemontana trevigiana e bellunese. Collaborazione di cui la montagna oggi ha bisogno per far valere le proprie inascoltate ragioni.

 

IL TEMA DELL’EDIZIONE 2003: “VOCI, SUONI, SILENZI”

 

Anche chi non ha troppa pratica con la penna ma ama la montagna non saprà resistere alla tentazione di partecipare al terzo concorso di racconti promosso da L’Azione insieme ad un nutrito gruppo di associazioni della pedemontana trevigiana e bellunese. Diciamo questo perché il titolo scelto è particolarmente accattivante: “Voci, suoni, silenzi”. È un invito a tuffarci a capofitto nello spettacolare mondo delle nostre montagne per ascoltare ciò che la natura dice o non dice. Ascoltare, un verbo tornato di moda: “C’è bisogno di ascolto”, “Siamo soli perché non sappiamo ascoltarci”.... Ebbene, la frequentazione della montagna allena all’ascolto. E non di schiamazzi, urla, risate sguaiate – che ci accompagnano nella quotidianità – bensì di se stessi, della natura, dell’altro che condivide con noi l’escursione. E la montagna ci insegna anche a gustare il silenzio oggi necessario come l’aria che respiriamo.

L’invito che vi facciamo è mettere tutte queste suggestioni su carta sotto forma di racconto, reale o inventato che sia. Non temete di non essere all’altezza del compito! Nel nostro concorso conta sicuramente la forma. Ma ancor più conta il cuore dell’autore del racconto. La vincitrice della scorsa edizione del concorso ha confessato che mai aveva neppure immaginato di vincere. Invece i lettori de L’Azione, cui spetta scegliere il miglior racconto mediante cartolina postale, l’hanno premiata per l’emozione che il suo racconto ha suscitato.