Distanza: km 10,34
Aumento di quota D+: m 620
Tempo di percorrenza: 3h 30’
Grado di difficoltà: basso
Descrizione:
Tovena e San Boldo sono il simbolo di un secolare passaggio di popoli provenienti dalle terre del nord. Nobili, commercianti, ma anche pellegrini che dalla Mittel Europa si dirigevano verso la Terra Santa, Roma e Venezia tra l’XI e il XVI secolo. Allora c’era un semplice tratturo lungo la valle, mentre oggi vi sono i famosi tornanti in galleria voluti dall’esercito austro ungarico lungo quella che fu chiamata la strada dei Cento Giorni. In realtà esiste un’altra arteria stradale che si inerpica sul versante orientale della valle. È la Caldella, detta anche strada militare, che rappresenta un must per gli amanti della mountain bike. Rientrerà, insieme alla Cal del Culié, nella nostra nuova proposta escursionistica. Si parte poco a nord di Tovena, nei pressi della Fontana de Bafa dove un cartello indica il sentiero n.990 “Cal de Culié”. Si attraversa il greto del torrente Gravon, quindi si risale il ripido pendio boscoso camminando su fondo di roccia, incontrando alcuni ruderi e un tavolo con panchine per la sosta a quota m 720. In seguito il sentiero si allarga fino ad arrivare in località Jal dove sorgono altre casere (il toponimo deriva dall’attività dei carbonai che qui producevano il carbone vegetale). Qui si incontra la Caldella citata in apertura e la seguiremo in discesa verso sud per alcuni km, compiendo diversi tornanti e tratti di rettilineo spesso in forte pendenza (da notare il sentiero 1031C “Marco Zilli” che verrà più volte intersecato). Giunti in centro a Tovena, si percorre il tratto di strada asfaltata fino ad arrivare nuovamente alla Fontana de Bafa, dove si chiude l’anello.
Curiosità:
tra i vari popoli che transitarono per il valico del San Boldo, vi furono anche i Franchi che tentarono di sedare una rivolta del duca longobardo Rotgaudo in terra friulana nel 776 d.C. Tale fatto è oggetto di una simpatica narrazione ancora oggi ricordata a Tovena, riferita a Orlando Furioso. Secondo la leggenda, quando nella valle si sente ululare il vento, è il celebre paladino che “svolge le sue funzioni fisiologiche” dall’alto dell’enorme inghiottitoio posto ad est del passo, chiamato non a caso “El Cagador de Orlando”.
Le foto e la traccia GPS sono disponibili qui sotto
La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti