BORGO VALBELLUNA: case sfitte, avanti col progetto "Primavera Casa"
Incontro a Pedavena venerdì 9 febbraio
Venerdì 9 febbraio, alle 20.30 al centro culturale Silvio Guarnieri, a Pedavena, si terrà una serata di presentazione del progetto PRIMAVERA CASA alla cittadinanza. L'incontro è organizzato assieme ai Comuni di Pedavena e Feltre, ed è rivolto in particolare ai proprietari di case vuote ubicate nel territorio feltrino. Nelle prossime settimane seguiranno altri incontri pubblici nel resto della Valbelluna: entro la primavera l'obiettivo è presentare il progetto in tutto il territorio.
I protocolli con le imprese. Nel suo secondo anno di vita, il progetto PRIMAVERA CASA si è focalizzato sulla carenza di alloggi per lavoratori, un fenomeno sempre più preoccupante per l'intera Provincia. Oltre a continuare ad affiancare proprietari di case non utilizzate, interessati a riattivare la loro abitazione, da qualche mese PRIMAVERACASA ha iniziato a dialogare direttamente con le aziende del territorio, che spesso faticano a trovare alloggi per i propri dipendenti.
Il primo protocollo è stato firmato dal lead partner di progetto, Società Nuova, con l'azienda manufatturiera Carlo Gavazzi Controls SpA, con sede a Belluno. Dopo la Carlo Gavazzi Controls Spa è diventato partner di progetto DolomitiBus, e Società Nuova si sta confrontando con altre imprese, nell'area della Sinistra Piave.
I protocolli d'intesa prevedono una collaborazione tra le parti per lo sviluppo di PRIMAVERA CASA. L'obiettivo è contribuire a ridurre la carenza di alloggi che mette in difficoltà alcuni dipendenti delle aziende e disincentiva il trasferimento di potenziali candidati nel Bellunese. Le aziende si rendono disponibili come interlocutori di progetto e come facilitatori, all'occorrenza, tra i propri dipendenti e i proprietari di alloggi PRIMAVERA CASA affittati ai lavoratori.
Di fatto, gli accordi – che non sono vincolanti – sono un tentativo di rispondere a una doppia esigenza: il bisogno delle imprese e dei lavoratori di trovare casa e la necessità dei proprietari di venire rassicurati, rispetto a chi abiterà la loro struttura.
I numeri. Da quando è iniziato, e cioè da settembre 2022, PRIMAVERA CASA ha coinvolto 7 Comuni (Sedico, Santa Giustina, Sospirolo, Cesiomaggiore, San Gregorio delle Alpi, Borgo Valbelluna, Limana) e organizzato 8 incontri pubblici di presentazione del progetto. A questi incontri hanno partecipato circa 150 persone. Il progetto ha ricevuto in questi mesi una settantina di manifestazioni di interesse. Finora ha visitato, nel primo sopralluogo gratuito, 35 abitazioni in Valbelluna. Di queste, 30 sono le case entrate nella rete di PRIMAVERA CASA.
I proprietari e gli inquilini. Alcune case PRIMAVERA CASA sono già state affittate a lavoratori delle imprese che hanno aderito al progetto.
In zona Mis, ad esempio, c'è la casa di Letizia: o meglio, l'appartamento che è stato di suo padre, sotto quello in cui abita lei con la famiglia. Inizialmente Letizia si è rivolta a PRIMAVERA CASA immaginando per quelle stanze una nuova vita dedicata all'accoglienza turistica. Poi sono arrivati Samuele ed Elisa, da Padova, e qualcosa è cambiato. Samuele, 26 anni, si è trasferito a Belluno perché è stato assunto a inizio anno presso l'azienda Carlo Gavazzi Controls, come programmatore, e con lui è venuta qui la compagna, che ha trovato anche lei lavoro in Valbelluna pochi giorni fa. In realtà i due ragazzi progettavano di trasferirsi in montagna, per passione delle cime: i contratti sono arrivati successivamente. All'inizio pareva dovessero stare nella casa di Letizia solo qualche mese, hanno già concordato per un contratto più lungo. I cani di inquilini e proprietari non si sono ancora adottati, i padroni invece sì. Sono accomunati anche dalla passione per la montagna: una delle prime uscite dei due nuovi bellunesi è stata sul monte sopra casa, lo Sperone. Fino alla tagliafuoco sono stati guidati da Letizia e da suo marito.
Per saperne di più su PRIMAVERA CASA: www.primaveracasa.eu - info@primaveracasa.eu - 333-7856390.
Il progetto PRIMAVERA CASA è realizzato con il sostegno della Fondazione Cariverona ed è ideato e partecipato da cooperativa sociale Società Nuova, Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi, Isoipse Impresa Sociale, ACLI Servizi srl, con il supporto di Odar e la consulenza tecnica e metodologica di Etifor
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