BORGO VALBELLUNA: nuovo regolamento sui fitofarmaci
Premiato chi coltiva bio e piante resistenti
Durante il primo consiglio comunale da remoto a Borgo Valbelluna è stato approvato all’unanimità il Regolamento comunale sull’uso dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, frutto di mesi di collaborazione all’interno della commissione Ambiente. Il regolamento si muove principalmente su due fronti. Il primo riguarda i prodotti vietati su tutto il territorio comunale. «Sono vietate alcune “frasi di rischio” (che descrivono i rischi per la salute umana, animale e ambientale) ritenute particolarmente pericolose, nell’ottica del principio di precauzione – spiega l’assessore alle politiche ambientali Simone Deola –. Si è tenuto in considerazione anche il fatto di non mettere in ginocchio l’agricoltura locale, la zootecnia che utilizza dei prodotti per il diserbo in pre-emergenza, che viene effettuato una volta all’anno, sempre però mettendo in primo piano la tutela della salute pubblica». Il secondo filone di prescrizioni riguarda il tema delle distanze da siti considerati sensibili. «A seconda del tipo di sito sensibile, del tipo di coltura, erbacea o arborea, dai metodi di contenimento della deriva, con barriere vegetali e macchine a recupero, a seconda dei prodotti che vengono utilizzati si ha una distanza dai siti sensibili oltre la quale si può utilizzare il prodotto fitosanitario». Queste distanze possono essere ridotte qualora vengano utilizzati esclusivamente prodotti biologici oppure quando il vigneto sia composto da varietà resistenti. Sui grossi impianti di vigneti e frutteti convenzionali, per avere la riduzione viene richiesta sia la presenza di una barriera vegetale, una siepe, sia l’utilizzo di macchine a recupero. «Proprio perché il loro impatto ambientale è contenuto, abbiamo favorito vigneti e frutteti di varietà resistenti e impianti laddove vengono usati esclusivamente prodotti di agricoltura biologica», spiega Deola. Un atto politico forte «che vuole mettere la tutela della salute prima di tutto ma che vuole anche dare un segnale chiaro su quale deve essere l’agricoltura del futuro, sempre più sostenibile e integrata nel contesto ambientale. Non stiamo vietando la pratica agricola a nessuno, la stiamo disciplinando affinché, anche in situazioni esistenti, riduca in maniera netta i rischi per la popolazione residente». Una menzione particolare meritano le cosiddette varietà resistenti di vitigno. «A Borgo Valbelluna da alcuni anni abbiamo numerosi imprenditori che hanno scelto la strada dei vigneti resistenti. Alcuni impianti hanno già prodotto degli ottimi vini, menzionati e premiati in importanti concorsi. Devono diventare un marchio di promozione e qualità del territorio» conclude Deola.
La votazione all’unanimità del regolamento rappresenta un segno forte della volontà del consiglio comunale di Borgo Valbelluna di percorrere una strada che punta sempre più verso approcci e metodi agricoli che riducano i possibili effetti sulla popolazione.
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