MEL: i volontari della PC all'ospedale di Belluno

In queste lunghe settimane segnate dalla pandemia del Coronavirus, la gestione dell’emergenza è stata possibile, oltre che per l’azione delle istituzioni deputate, anche grazie al grande mondo del volontariato. Ed è emersa ancora una volta l’affidabilità degli Alpini, che senza tanto clamore sono stati il “tessuto connettivo” fra varie esigenze operative.

Spiega con un pizzico d’orgoglio il capogruppo degli Alpini di Mel Aldo Mastelotto, «fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19, la Protezione Civile del nostro Gruppo si è messa a disposizione in prima linea sia a livello territoriale con la distribuzione delle mascherine prima, arrivando fino ai più lontani siti abitati del territorio Zumellese, e poi a presidio dei punti critici a rischio assembramento individuati dalla Amministrazione Comunale, percorrendo con i 3 mezzi in dotazione (2 fuoristrada e 1 furgone), parecchie centinaia di chilometri per diverse centinaia di ore. Gli uomini e le donne della Protezione Civile del gruppo Mel hanno, allo stesso tempo, prestato per un migliaio di ore e continuano anche tuttora a prestare costantemente servizio presso l’ospedale di Belluno a presidio degli ingressi al nosocomio, nonché ai servizi di segreteria validamente affiancando il personale medico e infermieristico», racconta Mastelotto, «anche il giorno che ci avrebbe visto sfilare all’Adunata Nazionale di Rimini, ci ha visto presenti presso l’ospedale di Belluno, uno dei luoghi dove maggiormente si sono visti il dolore e la tragedia di questa pandemia. In questa emergenza è sempre stato presente in noi il motto “Aiutare i vivi per ricordare i morti”».

Inoltre, il Gruppo Alpini Mel e il “Coro Sempre Cantar”, in buona parte composto da Alpini, hanno deciso di essere ancora una volta vicini alla comunità offrendo la somma di 1.350 euro all’Ulss 1 Dolomiti a sostegno degli interventi di acquisto materiali per gli ospedali della nostra provincia. (fonte: amicodelpopolo.it)