PREMAOR: disboscamento, ricorso al Consiglio di Stato
Il consigliere regionale Zanoni sostiene il comitato locale
“I residenti di Premaor fanno bene a non arrendersi e ad andare avanti nella loro battaglia contro un disboscamento di ben 8mila metri quadri nel cuore di un sito patrimonio Unesco, in un’area soggetta a particolari tutele, per far spazio a un altro vigneto di Prosecco. Sono al loro fianco e mi auguro che il Consiglio di Stato ribalti il giudizio del Tar”. In una nota il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni esprime la propria soddisfazione per la decisione dei residenti di impugnare la sentenza del Tribunale amministrativo dello scorso ottobre riguardante l’impianto di un vigneto a Premaor di Miane al posto di un bosco, a poche decine di metri da un gruppo di case.
“È bello vedere come questa ‘resistenza’ sia possibile grazie al contributo generoso di un’intera comunità, a partire dal Comitato Marcia Stop Pesticidi, che ha permesso di raccogliere i fondi necessari a proseguire la battaglia legale. La ‘core zone’ delle Colline del Prosecco non può essere oggetto di ulteriore sfruttamento ambientale o speculazione - sottolinea Zanoni - È un territorio che ha già dato a sufficienza, grazie anche ai munifici finanziamenti di Palazzo Balbi che hanno reso questa parte della Marca una gigantesca monocoltura. Oltretutto distruggere un bosco nell’era dell’emergenza climatica è una vera sciagura, le istituzioni dovrebbero difendere ambiente e biodiversità, invece qua stanno facendo l’esatto contrario. L’appello al Consiglio di Stato credo sia doveroso - conclude Zanoni - qualora la sentenza fosse confermata sarebbe una sconfitta per tutti, a partire dalla Regione perché significherebbe che il sito Unesco, a dispetto delle dichiarazioni di facciata, non contribuirà a tutelare l’ambiente”.
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