TARZO: Cecilia Strada racconta storie di coraggio e libertà dai fronti di guerra
Martedì 22 ottobre all’auditorium Banca Prealpi di Tarzo alle 21
Quanti sono gli incendi che bruciano il mondo? Cecilia Sala ne ha fatto un racconto corale, verissimo, molto seguito e apprezzato tra i giornali e i social, tra l’Iran, l’Ucraina e l’Afghanistan. Per cogliere, in un reportage su una generazione, l’anelito di libertà che unisce Teheran a Kyiv, nel libro “L’incendio” (Mondadori). E Sala parlerà della propria esperienza sul campo come giornalista inviata nelle zone di guerra, a Una Collina di Libri, la festa internazionale della letteratura delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
L’appuntamento è per martedì 22 ottobre all’Auditorium Banca Prealpi di Tarzo, alle 21. In una conversazione con Francesco Chiamulera, direttore artistico della manifestazione.
Apertura della sala dalle 20. Ingresso libero, prenotazione consigliata su EventBrite. Info: segreteria@collinepatrimoniomondiale.it.
La manifestazione, organizzata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con il patrocinio della Regione del Veneto, è diretta da Francesco Chiamulera, già ideatore e responsabile di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo.
L’incontro. Kateryna ha 28 anni, ha fatto la modella, ha amici sparsi per l’Europa e all’inizio del 2022 spera che in Ucraina scoppi la guerra: «Non sono così vile da augurarmi di vivere sotto il ricatto di Vladimir Putin per anni, contando sul fatto che il compito di affrontarlo spetti poi a un’altra generazione invece che alla mia». Oggi Kateryna è un soldato. Assim ha 23 anni, studia Ingegneria aerospaziale all’università di Teheran e dal giorno in cui Mahsa Amini è morta, il 16 settembre 2022, con il suo gruppo ha cominciato a scrivere il nome di Mahsa nei bagni delle università e nei vagoni dei treni: «Non sapevamo a cosa stessimo dando inizio». Zarifa è cresciuta con l’idea che da grande avrebbe fatto politica ed è diventata adulta in un Afghanistan dove era possibile, dopo il 2001 e prima del 2021. Appartiene alla generazione che ha immaginato e poi iniziato a costruire la propria vita su presupposti incompatibili con i codici degli integralisti, quella che oggi si rifiuta di considerare il movimento dei talebani. Sono solo alcuni dei protagonisti che Cecilia Sala ha seguito alle feste e tra le bombe. Un racconto corale, straziante, verissimo, che ci mostra in presa diretta «tre incendi che bruciano il mondo» e lo sconvolgono oltre i confini dei paesi in cui sono divampati.
L’autrice. Cecilia Sala è giornalista del «Foglio» ed è autrice e voce del podcast Stories, di Chora News, che racconta una storia dal mondo ogni giorno. È la prima inviata podcaster in aree di crisi. Ha pubblicato reportage su «L’Espresso», «Vanity Fair» e «Wired». Ha seguito sul campo la crisi in Venezuela, le proteste in Cile, l’Iran, la caduta di Kabul nelle mani dei talebani ad agosto 2021 e la guerra in Ucraina. Con Mondadori ha pubblicato, insieme a Chiara Lalli, Polvere (2021), una contro inchiesta sul caso Marta Russo.
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