VALMARENO: l'originale iniziativa delle "lettere dal bosco"
Due "misteriose" scrivane risponderanno alle lettere imbucate nella apposita casetta rossa, in Val de Banche
Nei tempi della comunicazione veloce, dal riscontro immediato e dalle frasi succinte, che viaggia attraverso il web, le piattaforme e le email, c’è chi ha deciso di posizionare una cassetta rossa della posta dal sapore quasi antico, dove affidare i propri pensieri e riflessioni personali al limitare di un bosco a Valmareno. Non solo: a rispondere a queste lettere saranno delle misteriose “scrivane del bosco”, che hanno dato vita a una sorta di social network della natura, ma senza fretta, visto che le risposte arriveranno rigorosamente via posta ordinaria.
La cassetta è posizionata in Val de Banche, lungo la strada che da Valmareno sale a Praderadego. Si trova in una proprietà demaniale, vicina alla sorgente del torrente Corin, un luogo facilmente raggiungibile in auto (richiede solo pochi passi in una strada sterrata), accessibile in questo modo anche alle persone più anziane o non allenate alle camminate. Un luogo piacevole perché immerso nella natura. I proprietari di una casa vicina lo difendono da incuria e rifiuti, spesso ancora presenti. L’iniziativa vuole essere uno sprone per lasciarsi ispirare dal bosco e prendersi il tempo per riacquistare il contatto con cose concrete come erba, cespugli e alberi ma, allo stesso tempo, con le emozioni rarefatte che il nostro paesaggio ci trasmette e che, proprio come un dono, abbiamo il dovere di custodire con cura.
“Lettere dal bosco è un’idea nata durante l’attesa, qualche mese fa, di una lettera molto importante, via posta ordinaria, da Napoli a Valmareno – spiegano le scrivane -. Una lunga distanza affidata a un mezzo oggi desueto ma ancora capace di dare un sapore al tempo. Spedire, attendere, ricevere sono oggi parole che non hanno più il significato di una volta quando si affidavano alle lettere scritte a mano messaggi importanti. La comunicazione è divenuta veloce, sicura, efficiente grazie alla tecnologia che ha modificato anche la forma di scrittura, i codici linguistici, rendendo i contenuti più immediati. Un tempo le lettere custodivano l’espressione di pensieri, riflessioni, sentimenti anche di ciò che si faceva fatica ad esprimere a voce. L’idea di Lettere dal bosco si unisce alla passione per la scrittura autobiografica, sulla scia di quella promossa dall’università dell’autobiografia di Anghiari. L’amore per il bosco cresce invece spontaneo a ogni nuova stagione”.
Cosa aggiungere a questa preziosa iniziativa? Un significato forse ancor più suggestivo. “La presenza di questa cassetta della posta vuole favorire un dialogo tra le persone, la costruzione di una comunicazione fatta di belle parole, ispirata agli Amici di penna, creare contatti, legami di attenzione e ascolto attraverso le parole, offrire l’occasione, sempre preziosa, per raccontare qualcosa di sé stessi, del proprio stato d’animo, della propria storia – concludono le misteriose scrivane -. Infine, recarsi nel bosco per spedire la lettera significa prendersi un tempo di cammino verso un luogo immerso nel verde, che custodisce e che permette un contatto con sé stessi assaporando la mutevolezza e il fascino della natura”.
Laura Canzian
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