Quest’anno, per accompagnare il numero di Natale, con la consulenza dell'Ufficio arte sacra diocesano, abbiamo scelto un particolare struggente tratto dalla pala d'altare di Susegana: l’immagine di Gesù Bambino, rappresentato dal Pordenone nella sua incontenibile vitalità e il suo corpicino luminoso.

E’ un invito a concentrarci sull’essenza del mistero, in vista dell’apertura del Giubileo 2025 nel segno della Speranza.

Papa Francesco ha parlato spesso della Speranza. In particolare, in occasione dell’Angelus del 15 novembre 2015, egli ebbe a dire che «la nostra speranza ha un volto: il volto del Signore risorto, che viene «con grande potenza e gloria» (Mc 13 26)». La Speranza dunque è vista non come "qualcosa" ma come "Qualcuno".

E il Bambino della pala di Susegana ce lo conferma: è concreto e vivace, come ogni piccolo uomo venuto al mondo, ma la luce che emana è già promessa di resurrezione. Una Speranza che si è fatta carne.

Auguri di buon Natale a tutti i nostri lettori e lettrici!