SPERARE ANCORA: il nuovo libro di Marco Zabotti
Iniziato in questi giorni il tour per la presentazione del volume edito da L'Azione
Redazione Online
09/01/2025

Con l’incontro del 7 gennaio, nella sede delle scuole medie di Mareno di Piave, ha preso il via il tour di presentazione del nuovo libro di Marco Zabotti, intitolato «Sperare ancora. La vita buona, un nuovo umanesimo», fresco di stampa presso la Tipse di Vittorio Veneto per la casa editrice Fondazione Dina Orsi - L’Azione. È stata l’Università degli Adulti marenese, presieduta da Adelina Pizzo (nella foto), a ospitare per la prima volta un evento per l’illustrazione in pubblico dell’ultima fatica del giornalista e scrittore pievigino, attuale direttore scientifico dell’Istituto diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi, nell’ambito delle lezioni ai corsisti per l’anno accademico 2024/25.

La copertina è verde speranza, con il colore prescelto da sempre sinonimo di fiducia e ottimismo verso il futuro, e con l’immagine impressa di un piccolo germoglio, icona di buoni auspici e felice crescita. E se nel comune sentire la «paura fa novanta», in questo caso è invece la speranza a fare «novanta», allontanando le nubi minacciose di stereotipati pensieri negativi. Sono infatti novanta, di numero, le storie brevi narrate nel nuovo libro del dottor Marco Zabotti, di recente insignito a Treviso dell’onorificenza di cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

Dopo il volume del 2018 dedicato alla declinazione attuale del pensiero e dell’opera di Giuseppe Toniolo, e a quello del 2020, «Le cose nuove», incentrato su una riflessione legata alla rinascita morale e spirituale dopo la pandemia, la nuova opera di Zabotti si presenta come una raccolta scelta, ma temporalmente fedele, di apprezzati interventi pubblicati da quasi due anni nella rubrica settimanale da lui stesso curata sulla testata giornalistica online Qdpnews.it.

Che cosa colpisce, innanzitutto? Lo sguardo rinnovato sui volti e nel cuore dell’umanità di oggi, attraverso pensieri, spunti e appunti di vita quotidiana che nascono dalla verità delle opere e dei giorni. Come un diario, in cui si colgono e si raccontano insieme i valori essenziali, la tenace memoria, le cose semplici, le virtù di sempre, la bellezza, l’amore che condivide il dolore, la convivialità, la gentilezza, la gratitudine, la cura e la dedizione, la pace.

«Con la voglia di cambiare, e di essere migliori. In libertà e in pienezza - scrive l’autore -. Perché servono uomini e donne la cui bontà disinteressata, la cui forza calma, la cui presenza gioiosa e rassicurante, la cui umile capacità non solo di servire ma anche di creare fa di loro dei rammendatori dell’esistenza universale, incessantemente lacerata dalle potenze perverse del nulla (Olivier Clement)».

Il volume contiene la spinta e la motivazione a «sperare ancora», a sperare sempre, a cambiare in meglio, perché non possiamo arrenderci alle provocazioni negative, ai mali gravi e ricorrenti, al tenore troppe volte anonimo e affaticato di una società che sembra aver dimenticato o rimosso i fondamentali per una convivenza sana e felice. Anche dentro la prospettiva del Giubileo della Speranza 2025, icona di un tempo nuovo per l’intera umanità.

Con titoli brevi, accattivanti e suggestivi per ciascuno dei novanta testi proposti, le trecento pagine del volume - la cui pubblicazione è patrocinata dall’Istituto Beato Toniolo e sostenuta da tre importanti realtà economiche del territorio - si dipanano illustrando stili e comportamenti, interrogativi e certezze, memorie e consuetudini delle persone della nostra stagione «magnifica e drammatica», in un viaggio sapienziale che ha lo scopo di ridonare fiducia, speranza e spirito costruttivo di autentica solidarietà. Perché non si è persa l’idea della vita buona, perché la prospettiva di un nuovo umanesimo è più che mai presente e attuale, necessaria per continuare a sperare, nonostante tutto, in una società migliore. A partire da noi stessi, e dal mondo nuovo, dentro di noi.

La prossima tappa del viaggio di Marco Zabotti a contatto diretto con persone e lettori - in dialogo e confronto con la vita di gruppi, associazioni e comunità del territorio, secondo uno stile di condivisione e di amicizia, cosi come egli aveva fatto per gli altri due suoi recenti volumi - è già fissata con l’Università degli Adulti di Follina, Cison di Valmarino e Miane il prossimo giovedì 16 gennaio, dalle 15 alle 16, presso le sale del municipio di Follina, mentre altri appuntamenti sono già in agenda e seguiranno nella Marca ma anche in provincia di Venezia e in altre parti del Veneto.