GIUBILEO 2025: l'apertura dell'anno giubilare nella diocesi di Vittorio Veneto
La solenne celebrazione presieduta dal vescovo Corrado, oggi in Cattedrale
Redazione Online
29/12/2024

Nella festa della Santa famiglia, oggi pomeriggio, anche nella nostra diocesi si è aperto l’anno giubilare. La celebrazione, presieduta dal vescovo Corrado, è iniziata presso il Campus «San Giuseppe» dove si è tenuta una breve liturgia della Parola durante la quale sono stati letti alcuni paragrafi della Bolla di indizione del Giubileo, la «Spes non confundit».

I convenuti si sono poi mossi in processione alla volta della Cattedrale. Qui il vescovo ha compiuto due eloquenti gesti. Innanzi tutto, giunto sulla soglia della chiesa, ha preso la croce portata in processione e l’ha innalzata, invitando il popolo a venerarla con le parole: «Ave, croce di Cristo, unica speranza», mentre tutti rispondevano: «Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno». Il vescovo – ed è il secondo gesto – si è poi diretto al fonte battesimale, appositamente allestito ed ha presieduto il rito della «memoria del Battesimo».

Nell’intensa omelia, mons. Pizziolo ha ringraziato l'assemblea per la sorprendente presenza (si stimano circa 500 persone) e si è soffermato in modo particolare sul significato del pellegrinaggio: «uno degli aspetti fondamentali del giubileo», insieme all’indulgenza, alla riconciliazione dei peccati e alle opere di carità. «Anche noi – ha affermato – siamo chiamati quest’anno a farci, più consapevolmente, in maniera più profonda e convinta, pellegrini… più precisamente «pellegrini di speranza»».

«Cos’è un pellegrinaggio? – si è chiesto il vescovo - Il pellegrinaggio è un’esperienza di fede con una dimensione devozionale e insieme penitenziale. Così si è realizzato il pellegrinaggio in questi duemila anni di storia cristiana». «Il sacramento della penitenza – ha ricordato ancora il vescovo – aveva assunto in un certo periodo storico una forma che prevedeva, per ottenere il perdono dei peccati, il compimento di opere particolarmente impegnative, spesso frutto di fatica e di sacrificio, tra le quali, appunto, il pellegrinaggio».

Ambedue queste dimensioni, la penitenza ed il pellegrinaggio, comportano un atteggiamento interiore che è quello della speranza: «Il pellegrinaggio nella sua forma «devozionale» è esperienza di speranza; ma ancor di più lo è il pellegrinaggio come forma penitenziale: esso è mosso e sostenuto dalla speranza che la misericordia del Signore non si stanchi di me e continui a perdonarmi… a offrirmi un rinnovamento interiore di cui ho bisogno aldilà del perdono, magari ricevuto nella confessione sacramentale».

«Ciò di cui abbiamo realmente bisogno – ha affermato ancora mons. Pizziolo – è la certezza di una rinnovata fiducia da parte del Signore; la certezza di una rinnovata misericordia nei nostri confronti… Solo così potremo ritrovare le ragioni per continuare a sperare, per continuare ad andare avanti senza perdere la fiducia. In questo senso il giubileo è quanto mai attuale anche oggi».

E così ha esortato i presenti: «Iniziamo, cari fratelli e sorelle, quest’anno giubilare. "Pellegrini di speranza" ma anche "seminatori di speranza" come dice la lettera pastorale che ci siamo dati: seminatori di speranza proprio perché la misericordia, e quindi la speranza, l’abbiamo ricevuta in dono».

Ed ha concluso con un accorato appello a Maria: «Invochiamo la beata Vergine Maria. In questi giorni ci è stata presentata come "donna in cammino": da Nazareth a Ain Karim a trovare Elisabetta; da Nazareth a Betlemme per il censimento; in cammino per l’esilio in Egitto; da Nazareth a Gerusalemme per il pellegrinaggio della Pasqua… Vergine pellegrina, aiutaci e sostienici nel percorso che oggi iniziamo».

Al termine della solenne messa, animata dal coro della Cattedrale, il vescovo Corrado e don Andrea Dal Cin, vicario per la pastorale, hanno ringraziato quanti hanno reso possibile la celebrazione, a cominciare dalle suore giuseppine sino alle forze dell'ordine che hanno permesso di vivere in sicurezza la processione.

L'intera celebrazione è stata trasmessa in diretta da Radio Palazzo Carli e da La Tenda TV.

(Foto: L'Azione)

Il video integrale della celebrazione di apertura del Giubileo nella diocesi di Vittorio Veneto