PIEVE: “Io sono un po’ matto e tu?”, rassegna filmica dedicata al tema della salute mentale
Da mercoledì 26 febbraio
Redazione Online
24/02/2025
Una scena del film "Una terapia di gruppo"

“Io sono un po’ matto e tu?”, un titolo che è tutto un programma, quello della rassegna filmica dedicata al tema della salute mentale che prenderà avvio mercoledì 26 febbraio al Cinema Careni di Pieve di Soligo. Un’attività presentata tradizionalmente dall’associazione “Cineforum Quartier del Piave” che per questa edizione della rassegna invernale ha attivato un progetto in collaborazione l’ISISS “M. Casagrande” di Pieve di Soligo e il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Ulss 2 Marca trevigiana.

I sei film che verranno proiettati ogni mercoledì sera alle 20:30, fino al 2 aprile, sono:

  • Una terapia di gruppo del regista
    Paolo Costella, il 26 febbraio
  • L'ultima settimana di settembre di Gianni De
    Blasi, il 5 marzo
  • Kripton di Francesco
    Munzi, il 12 marzo
  • Squali di Alberto
    Rizzi, il 19 marzo
  • Noi e loro di Delphine e
    Muriel Coulin, il 26 marzo
  • The father - Nulla è come sembra di Florian
    Zeller, il 2 aprile

Saranno coinvolti nell’iniziativa gli studenti dell’Istituto pievigino “Marco Casagrande” che, tramite lo studio della psicologia clinica e della sociologia della devianza, cureranno le schede critiche di presentazione dei sei film della rassegna e si prepareranno per presentare al pubblico alcuni dei film in occasione delle proiezioni.

Gli operatori del Dipartimento di salute Mentale faranno invece conoscere agli spettatori un innovativo progetto di accoglienza di persone con disturbi psichiatrici, l’”Inserimento eterofamiliare supportato per adulti” (IESA).

Il progetto consiste nell’accoglienza temporanea della persona con disagio mentale da parte di una famiglia volontaria che svolge la funzione di mediatore affettivo, diversa da quella d’origine. L’ospite partecipa, secondo le proprie possibilità, alla vita quotidiana della famiglia, dalla quale è supportato e stimolato nella cura di sé e nella gestione della propria vita socioaffettiva e lavorativa. Le famiglie coinvolte, opportunamente selezionate, vengono formate per supportare il percorso di inserimento sociale dell’ospite, in collaborazione con il servizio pubblico, e ricevono, a copertura delle spese sostenute, un rimborso economico mensile.

Sono otto le famiglie che attualmente stanno facendo accoglienza attiva e ognuno di questi inserimenti è il risultato di un progetto individuale, disegnato sulla base dei bisogni di ciascuna persona e delle caratteristiche della famiglia accogliente.

Parlare di temi difficili come la salute mentale attraverso l’arte cinematografica contribuirà a rendere la cittadinanza più consapevole e attiva su questi delicati temi e per il Dipartimento di Salute Mentale sarà l’occasione di creare o rinsaldare collaborazioni con le istituzioni e associazioni territoriali per parlare di psichiatria, e non solo, anche al di fuori degli ambulatori o dei reparti.

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