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Da più di dieci anni ogni sabato mattina nella sala polifunzionale della comunità alloggio “Una casa tra le case” in via Carlo Conte a Soligo, una decina di persone con disabilità, che in genere non usufruiscono già di specifici servizi, vengono accolte da volontari che trascorrono del tempo con loro tra attività di laboratorio, tombola, merenda. Qualche volta si esce per un caffè al bar o una visita alle zucche di nonno Andrea... Il progetto si chiama “Exodus” perché coloro che vi partecipano spesso sono persone “esodate” dalla società, ovvero messe a margini, dimenticate. Per l’associazione Viezzer, invece, Alida, Valeria, Letizia, Lucio, Aleandro e altri uomini e donne che devono fare i conti con una qualche forma di disabilità, sono persone con dei talenti da coltivare e con un desiderio di relazioni umane da esaudire. A loro viene data l’opportunità di un “esodo” nel senso biblico, un cammino di liberazione e umanizzazione. Con l’obiettivo di “Dare vita ai giorni”, come sottolinea Angelo Cremasco, presidente della “Viezzer”.
Articolo nell'Azione di domenica 9 febbraio.