Nel corso del 1918, la Prima guerra mondiale si combatteva sulla linea del Piave. La Sesta armata austroungarica, stanziata a Vittorio Veneto, si apprestava alla Grande offensiva del solstizio e doveva transitare da Tovena a Trichiana per andare verso il Grappa.
Per farlo, gli Austriaci dovettero ricostruire l’inadatta mulattiera esistente con un’opera d’ingegneria ardita che superò, con delle gallerie, il muro di roccia all’inizio dello Scalon del San Boldo.
Per realizzarla furono impiegati settemila operai di diverse religioni. Perché ognuno potesse professare la propria religione, furono allestiti dei locali di preghiera per la domenica. L’opera fu realizzata in soli cento giorni e divenne simbolo di pace e di fraternità fra i popoli.
La “PACE” abbisogna d'un impegno collettivo, che parte dal cuore e si concretizza nei fatti.