13 nuovi cardinali per esprimere la vocazione missionaria della Chiesa
Il 5 ottobre Papa Francesco consegnerà loro la porpora: provengono da Europa, America Latina, Asia e Africa
All’Angelus di domenica 1° settembre papa Francesco ha annunciato che il 5 ottobre, vigilia dell’apertura del Sinodo per l’Amazzonia, creerà 13 nuovi cardinali di cui 10 elettori e 3 con più di ottanta anni.
Sono: il vescovo comboniano spagnolo Angel Ayuso Guixot, 67 anni, da maggio presidente del pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso; l’arcivescovo portoghese José Tolentino Mendonca, 54 anni a dicembre, dal 2018 archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa; l’indonesiano Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, 69 anni, dal 2010 arcivescovo di Jakarta; il cubano Juan de la Caridad Garcia Rodriguez, 71 anni, dal 2016 arcivescovo di San Cristobal de La Habana; il cappuccino africano Fridolin Ambongo Besungu, 59 anni, dal 2018 arcivescovo di Kinshasa nella Repubblica democratica del Congo; il gesuita Jean-Claude Hollerich, 61 anni, dal 2011 arcivescovo di Lussemburgo e dal 2018 presidente della Comece; il guatemalteco Alvaro L. Ramazzini Imeri, 72 anni, dal 2012 vescovo di Huehuetenamgo; l’italiano Matteo Zuppi, 64 anni, dal 2015 arcivescovo di Bologna; il salesiano spagnolo Cristobal Lopez Romero, 67 anni, dal 2017 arcivescovo di Rabat in Marocco dopo aver lavorato in Paraguay dal 1986 al 2011; e il gesuita slovacco-canadese Michael Czerny, 73 anni, dal 2016 sottosegretario della Sezione Migranti del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.
Dal 5 ottobre il collegio cardinalizio sarà composto da 128 elettori (saranno 124 dopo pochi giorni poiché 4 cardinali compiono 80 anni tra il 7 e il 15 ottobre): 19 creati da Giovanni Paolo II (15%), 42 creati da Benedetto XVI (33%), 67 creati da Francesco (52%). Non-elettori 100. Totale 228. Cardinali elettori distribuzione geografica: 55 europei (di cui 22 italiani) 43%; 23 latinoamericani 18%; 13 nordamericani 10%; 17 africani 13%; 16 asiatici 13%; 4 dell’Oceania 3%.
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