AGRICOLTURA: incontro su viticoltura e sostenibilità
Giovedì 7 a Conegliano, organizzato dal Tavolo diocesano per la sostenibilità ambientale
Giovedì 7 novembre presso l’auditorium Toniolo di Conegliano alle ore 20.30 si terrà una serata aperta a tutti sul tema: “Viticoltura e sostenibilità: a che punto siamo?”. L’evento rappresenta il punto di arrivo e di rilancio del percorso avviato nel 2019 dall’Ufficio per la pastorale sociale della Diocesi di Vittorio Veneto, che si è sviluppato su due trienni e che ha visto insieme come protagonisti del progetto i Consorzi vitivinicoli del Conegliano Valdobbiadene DOCG e del Prosecco DOC, unitamente ai rappresentanti di diversi movimenti e gruppi ambientalisti, fra i quali Fare Rete e Salute&Ambiente.
L’obiettivo di questo percorso è stato quello di un lavoro congiunto fra le diverse parti, ispirato dall’enciclica di papa Francesco Laudato Si’, con il desiderio di superare le diversità di vedute tra produttori e ambientalisti, per una comune progettualità in vista della sostenibilità ambientale, sociale ed economica della viticoltura nell’attuale territorio UNESCO. In particolare, nel triennio 2019-2021 il progetto ha assunto la denominazione di “Tavolo di dialogo” – nome con cui si è fatto conoscere nel territorio – intendendo mettere in evidenza l’obiettivo e lo strumento del dialogo fra le parti come aspetto centrale. Il secondo triennio 2022-2024 ha invece assunto la denominazione di “Tavolo diocesano per la sostenibilità ambientale”, indicando nel titolo l’obiettivo progettuale condiviso che si intendeva raggiungere.
Concluse queste fasi progettuali, il Tavolo diocesano intende ora presentare a tutta la cittadinanza il percorso compiuto, i risultati raggiunti, le numerose sfide che ancora restano da percorrere. Proprio tali sfide rappresenteranno le linee future di azione che l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale intenderà portare avanti dopo la chiusura con questo convegno dell’esperienza del Tavolo.
Nel percorso di questi sei anni 2019-2024, il Tavolo diocesano ha potuto catalizzare il contributo e l’attenzione anche del mondo accademico, in particolare dell’Università di Padova, come pure la Ca’ Foscari di Venezia, nonché le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA) e i sindaci del territorio UNESCO: tutti più volte interpellati e coinvolti nel desiderio di ampliare competenze e sguardi progettuali.
«È stato un percorso entusiasmante quello compiuto in questi sei anni – commenta don Andrea Forest, delegato vescovile per la pastorale sociale e coordinatore del Tavolo diocesano –: un percorso che è partito da un’intuizione condivisa con il prof. Giovanni Cargnello e motivata dal desiderio di dare voce tanto alle preoccupazioni dei cittadini circa la propria salute e la salubrità dell’ambiente, quanto alle ragioni dei produttori che rivestono un ruolo importante dal punto di vista economico e che spesso lavorano con buon senso e competenza. Certamente ci sono state anche tante fatiche e risultati non sempre quantificabili; eppure tutti nel Tavolo ci siamo allenati a cogliere il punto di vista dell’altro, riconoscendo che ci sono molte persone appassionate, tanto ambientalisti quanto produttori, che hanno a cuore il bene di tutti e del creato, e non soltanto il proprio tornaconto personale. Certo, molto resta da fare: per questo non ci fermiamo, ma intendiamo far fruttificare i semi che questi sei anni di lavoro hanno prodotto».
Nei sei anni di lavoro, anche il Vescovo di Vittorio Veneto mons. Corrado Pizziolo ha seguito i lavori, partecipando attivamente con due lettere indirizzate alla diocesi, pubblicate in occasione del “Tempo del creato” che ogni anno si svolge in diocesi dal 1° settembre a inizio ottobre: una lettera è uscita a inizio settembre 2021 dal titolo “Custodi del creato, costruttori di pace”, in cui mons. Pizziolo metteva in evidenza la piaga dell’inquinamento – quello ambientale ma anche quello morale – e la necessità di riscoprire un’alleanza fraterna che potesse supportare l’impegno di tutti a vivere una conversione dei propri stili di vita; una seconda lettera è stata pubblicata invece a inizio ottobre 2023, dal titolo “Grandi mete e piccoli passi. Orientamenti e attenzioni per un cammino da compiere insieme”, in cui il Vescovo sottolineava la necessità di riscoprire una “cultura del dialogo” per trovare le ragioni di un impegno convinto sul piano della sostenibilità ambientale e sociale, oltre le polarizzazioni di un facile ottimismo o di uno sterile pessimismo.
Il convegno del 7 novembre p.v. prevedrà la presenza di numerosi ospiti, che in tutto o in una parte del sessennio, hanno condiviso dei tratti di cammino. Con la moderazione di don Alessio Magoga, de L’Azione, interverranno, quindi, nell’ordine: il vescovo mons. Corrado Pizziolo, il professor Giovanni Cargnello, docente di viticoltura e membro del coordinamento del Tavolo diocesano, don Andrea Forest, delegato vescovile per la pastorale sociale e coordinatore del Tavolo diocesano, il dottor Mauro Pigozzo, giornalista de Il Corriere del Veneto, il professor Paolo Sambo, pro rettore dell’Università di Padova, la dottoressa Cristina Micheloni, presidente Associazioni Italiana per l’Agricoltura Biologica, il dottor Diego Tomasi, direttore del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, il dottor Andrea Battistella, vice direttore del Consorzio di tutela Prosecco DOC.
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