Ambiente. Zanoni: «La Regione Veneto adotti un piano straordinario per risanare l’aria»
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Ambiente. Zanoni: «La Regione Veneto adotti un piano straordinario per risanare l’aria»
L'eurodeputato PD lancia l'allarme dopo i dati dell'Usl 9 sull'incidenza dei tumori.
21/03/2014
di
Redazione online
Dai dati resi noti nel report “Incidenza dei tumori in Usl 9” di Treviso, elaborato dal Dipartimento di Prevenzione, risulta che in 25 anni le diagnosi di cancro nell’Usl 9 sono aumentate di oltre il 90% e i maggiori responsabili, a detta degli esperti, sarebbero le famigerate polveri sottili. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha affermato: «Vista la drammatica situazione dell’aria che siamo costretti a respirare, la Regione Veneto deve attuare interventi che, oltre a migliorare la qualità della vita, consentirebbero una riduzione della maggior spesa iscritta nel bilancio regionale ovvero quella sanitaria»
Il report “Incidenza dei tumori in Usl 9 oggi e tra dieci anni”, elaborato dal Dipartimento di Prevenzione su dati raccolti a partire dal 1987 dal Registro Tumori del Veneto, è stato pubblicato su “Epicentro”, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica. Dal documento emerge che, in 25 anni, il numero delle diagnosi di cancro nell’Usl 9 è aumentato di oltre il 90 per cento e il dato è destinato a crescere. All’ospedale Ca’Foncello, ogni anno, si curano 3.080 nuovi tumori contro i 1.547 del 1991. L’indagine è stata realizzata dal Dottor Giovanni Gallo, Direttore del Dipartimento di Prevenzione con la collaborazione di Gianna Piovesan e Mauro Ramigni. Il Dottor Alessandro Gava, Primario di Radioterapia oncologica dell’Usl 9 e Presidente dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO) per le Tre Venezie, ha evidenziato tra i maggior fattori di rischio le polveri sottili, tanto che “nelle aree con maggiore industrializzazione, dove si concentrano fumi di lavorazione e traffico, si assiste a un aumento dei tumori alle vie aeree”. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo (S&D), nonché membro della Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, ha affermato: «Lo studio condotto dall’équipe medica ha evidenziato una situazione drammatica che gli esperti del settore mettono in correlazione con le polveri sottili, le famigerate PM10. Ricordo che l’Italia è già stata condannata dalla Corte di Giustizia UE il 1 9 dicembre 2012 per violazione della Direttiva Aria 2008/50/UE. Abbiamo importanti margini per migliorare la situazione e la Regione Veneto deve attuare interventi utili a risanare l’aria e diminuire i fattori di rischio. In quanto pregiudicati, poiché già condannati dall’Europa, la Regione dovrebbe adottare un piano straordinario, prevedendo in primis una moratoria immediata per tutte le nuove emissioni in atmosfera, come inceneritori, cementifici, cogeneratori e impianti di biomassa, evitando da subito di autorizzarle. Inoltre si dovrebbe investire e incentivare nella conversione del riscaldamento a gasolio e olio pesante al metano». A proposito della condanna dell’Italia pronunciata dalla Corte europea, Zanoni sottolinea che: «Solo adottando queste misure potremmo evitare pesanti sanzioni europee che arriverebbero con una seconda sentenza di condanna ovvero in caso di recidiva. Inoltre in questo modo si potrebbe ridurre quella che oggi rappresenta la maggior spesa nel bilancio della Regione ovvero la spesa sanitaria. Una seria politica di risanamento dell’aria farebbe bene alla salute dei cittadini, alla lotta ai cambiamenti climatici e non da meno alle casse della Regione».
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