Avisini veneti al Giubileo del Donatore
Centinaia in Piazza San Pietro il 20 febbraio scorso.
Numerosa la delegazione avisina veneta per il Giubileo del donatore di sangue, svoltosi sabato 20 febbraio in Piazza San Pietro. I veneti sono arrivati da ogni provincia, chi con mezzi propri, chi con corriere organizzate da Avis comunali e provinciali. Difficile tenere il conto, ma erano certamente centinaia a rappresentare gli oltre 130mila soci del Veneto. Da Treviso, dalla sede provinciale e regionale, è partita una corriera - grazie all’organizzazione della comunale di Motta di Livenza - con una folta delegazione capeggiata dal presidente Avis provinciale Vanda Pradal e dal presidente regionale Gino Foffano. A bordo anche avisini di Prata di Pordenone. Prima dell'inizio dell'udienza, il presidente di Avis nazionale, Vincenzo Saturni, ha potuto leggere dal sagrato a tutti i pellegrini la preghiera per il donatore di sangue composta da un altro pontefice, Giovanni XXIII.Festanti, nei loro cappellini rossi e blu e con le bandiere delle loro sedi, i donatori AVIS hanno accompagnato il Papa durante il giro tra la folla che ha preceduto l’udienza. Fra queste anche la bandiera di Avis Veneto a due passi dal Papa.Ma a rappresentare tutto il Veneto intero c’era anche il dono che il Presidente nazionale Avis ha consegnato a Papa Francesco al termine dell’udienza. Si tratta di un calice in vetro con due ampolle decorate in oro raffiguranti l'Eucaristia realizzato dagli artigiani (e avisini) vetrai di Murano Gaetano (Gino) Mazzuccato e Giorgio Spezzamonte.
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