CUNEO FISCALE: buste paga più pesanti per 190mila trevigiani
La stima del CAAF CGIL di Treviso per fasce di reddito
La battaglia per il miglioramento dei salari ha visto l’approvazione della legge sulla riduzione del cuneo fiscale. A beneficiarne in Veneto oltre 800mila lavoratori, per una misura economica che a livello regionale vale quasi un miliardo di euro. A stimare il numero dei lavoratori coinvolti nella Marca, una platea di 190mila interessati, è per la CGIL di Treviso il CAAF che, prendendo in esame i redditi da lavoro dipendente, calcola il bacino dei beneficiari per fasce di reddito.
“Secondo le nostre proiezioni – spiega Monica Giomo, Amministratrice Delegata del CAAF CGIL di Treviso – la riduzione del cuneo fiscale, ovvero il rapporto tra le tasse pagate dal lavoratore e il costo sostenuto dal datore di lavoro, vedrà incrementare la busta paga di 100 euro mensili per i redditi da 8.173 a 28mila euro annui lordi. A beneficiarne nel trevigiano circa 152mila lavoratori dipendenti (arrivando al tetto dei 26mila euro annui, il bonus Renzi di 80 euro toccava una platea di quasi 137mila beneficiari). Strutturata in maniera progressiva – continua l’AD – la riduzione del cuneo fiscale si applicherà alle fasce di reddito tra i 28 e i 31mila euro annui (oltre 16mila lavoratori coinvolti), incidendo con importi maggiorativi differenziati in busta paga che variano dai 97,17 ai 91,42 euro mensili. Importi che si contrarranno via via per le fasce di reddito superiori: da 88,58 euro a 80 euro mensili fino a 36mila euro (per oltre 13mila interessati), dai 64 ai 16 euro mensili per le fasce di reddito fino ai 40mila euro anni (circa 9.000 beneficiari)”.
“Dopo anni di mobilitazione e di confronto portato avanti dai Sindacati con i diversi Governi che si sono succeduti – afferma il segretario generale della CGIL di Treviso Mauro Visentin – si compie finalmente un primo passo per il giusto riconoscimento del lavoro, per sostenere le famiglie e dare fiato ai loro bilanci, così da rilanciare i consumi interni e l’economia del Paese. Un obiettivo, questo, per il quale continueremo a batterci al tavolo di confronto con il Governo sulle materie fiscali. In parallelo, nel territorio il Sindacato trevigiano si muove anche nel versante della contrattazione collettiva aziendale, per migliorare le condizioni di lavoro ed economiche dei lavoratori, dal salario al premio produttività, e su quello della contrattazione sociale, con Enti e Società di Servizi Pubblici locali nel segno dell’equità per aiutare attraverso agevolazioni e tariffe ridotte le fasce più deboli della nostra società. Un lavoro, dunque, a tuttotondo che vede la nostra Organizzazione sempre in prima fila nel difendere i diritti dei lavoratori e a tutela dei cittadini trevigiani”.
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