Coronavirus: le precisazioni della Regione Veneto sui divieti
Rimanono aperte tutte le attività commerciali e produttive, compresi i mercati settimanali. Non vengono sospese le attività negli impianti sportivi.
Com’era prevedibile le ordinanze sindacali, del Ministero della Salute e Ordini di Servizio che si sono succeduti negli ultimi due giorni hanno creato mille domande ai cittadini, associazioni, enti locali.
Ieri pomeriggio la Regione del Veneto, d’intesa anche con il Presidente dell’Emilia Romagna, ha pubblicato una circolare esplicativa in cui ci sono varie precisazioni relative all’ordinanza emanata per contrastare il nuovo COVID2019.
Come specifica la circolare, rimangono aperti impianti sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private e campi da gioco per corsi e allenamenti. Non sono invece possibili manifestazioni e eventi sportivi che abbiano presenza di pubblico.
Così come rimangono aperti centri linguistici, doposcuola, centri musicali, scuole guida e luoghi dove si tengono i corsi.
Si conferma l’apertura di attività di carattere sociale, come quelle di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili. Pertanto rimangono aperti centri diurni e servizi semiresidenziali.
Nemmeno le attività economiche sono interessate da restrizioni. Tutte le attività agricole, commerciali, produttive e di servizio, compresi i servizi pubblici, i mercati settimanali e le mense, rimangono quindi aperti.
Viene confermata, invece, la chiusura fino al 1. marzo di musei, mostre e monumenti, e la sospensione di concerti ed eventi, anche sportivi, che prevedano presenza di pubblico. Confermata anche la sospensione delle attività di spettacolo e, quindi, di teatri, cinema, sale concerti comprese discoteche e sale da ballo. E viene confermata la sospensione delle celebrazioni religiose d'ogni genere, con la limitazione alla partecipazione anche a matrimoni e funerali.
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