Donato l'archivio "Francesco Burighel" con 500 lastre fotografiche al comune di Vittorio Veneto
Durante la conferenza stampa sono state formulate anche le ipotesi sul possibile autore delle foto e sul perchè sono state murate.
Venerdì mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione della mostra fotografica "Argento Vittoriese" che verrà inaugurata sabato 23 marzo alle ore 17.00 presso il Museo del Cenedese. Alla conferenza sono intervenuti: l'On. Giancarlo Scottà, il Sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon, l'Assessore alla Cultura Antonella Uliana, il dott. Francesco Burighel, il sig. Albano Sandro Zara e lo storico Franco Giuseppe Gobbato. La mostra allestita anche alla Galleria Civica Vittorio Emanuele II è costituita da circa 150 scatti selezionati dalle 505 le lastre di vetro alla gelatina ai sali d’argento ritrovate dal dott. Burighel nel 2003 in una abitazione della città. Sono scatti di varie misure: 24x18 cm, 18x13 cm, 15x10 cm e 9x6,5 cm. Di queste, 471 presentano un buono stato di conservazione o comunque uno stato sufficiente per poter vedere il soggetto fotografato. La maggior parte, come detto, sono foto di soggetti in posa e di gruppi familiari. Ci sono poi scatti di eventi, edifici e di opere d’arte. Nell’insieme sono sicuramente uno spaccato affascinante della società borghese e contadina del vittoriese, collocabile a un primo esame tra il primo e secondo decennio del ‘900.
Durante la conferenza sono state formulate le ipotesi sui possibili autori delle foto e sul perchè queste possano essere state murate. Per quanto riguarda il primo quesito lo storico Franco Giuseppe Gobbato ha affermato: "L'abitazione in cui sono state trovate le foto apparteneva con tutta probabilità ad Alessandro Omboni, fotografo che dal 1913 al 1924 circa ha abitato e operato a Ceneda di Vittorio Veneto. A lui possono essere condotti diversi lavori comparsi su cartoline e pubblicazioni dell'epoca realizzati insieme al socio Arnaldo Marchetti, celebre fotografo del Cadore. Le foto però non portano nessuna firma e quindi non c'è certezza. In quegli anni diversi sono stati i fotografi che operavano nel vittorise; tra questi il più importante è stato sicuramente Giulio Marino. Molti sfondi che appaiono sulle foto di posa sono gli stessi che compaiono nelle foto di Marino dell'epoca. Per quanto riguarda - continua Gobbato - il mistero del loro ritrovamento all'interno di un muro si possono solo avanzare delle ipotesi. È probabile che rappresentassero un tesoretto essendo queste solitamente vendute a peso dal fotografo ad aziende che le acquistavano per il valore del vetro e dell'argento".
Ricordiamo che l'operazione è stata resa possibile grazie al fondamentale contributo dell'On. Giancarlo Scottà e del Gruppo Europarlamentare ENL. Con i fondi messi a disposizione è stato possibile digitalizzare, archiviare le fotografie e organizzare la mostra. Il coordinamento è stato affidato a MAI Associazione Culturale. Comunicazione e allestimenti sono stati realizzati da I AM Comunicazione. L'operazione ha il Patrocinio della Città di Vittorio Veneto.
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ORARI MOSTRA:
sabato e domenica 10.00>12.00 e 15.00>18.00
T 0438 554217 - M 347 2281692
info@maivittorioveneto.it
www.museocenedese.it
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