FESTA DELLE DONNE: la Cisl la dedica alle donne ucraine
"Donne che, coraggiosamente, hanno lasciato il loro Paese e le famiglie e sono venute a lavorare in Italia con l’obiettivo di abbandonare una condizione di incertezza e provare a costruire, con i loro sacrifici, un futuro dignitoso per i figli"
La Cisl Belluno Treviso dedica l’8 marzo alle donne ucraine e al dramma che stanno vivendo in questi giorni. Giornata della Donna 2022 all’insegna della solidarietà alle donne del Paese martoriato dalla guerra, presenti numerose nelle province di Treviso e Belluno, “donne - sottolinea la segretaria della Cisl territoriale Teresa Merotto - che in questi anni sono diventate una presenza importante nelle nostre case, nei nostri territori e che abbiamo imparato a conoscere perché ci hanno aiutato a prenderci cura e assistere i nostri familiari e gli anziani, dando vita a un welfare parallelo a quello ufficiale e a volte invisibile”.
Donne che, coraggiosamente, hanno lasciato il loro Paese e le famiglie e sono venute a lavorare in Italia con l’obiettivo di abbandonare una condizione di incertezza e provare a costruire, con i loro sacrifici, un futuro dignitoso per i figli. Con le rimesse del loro lavoro in questi anni hanno dato anche respiro all’economia dell’Ucraina, Paese travagliato da troppi anni di instabilità politica ed economica, pagando spesso un prezzo alto in termini personali e di tenuta delle loro famiglie di origine. A queste lavoratrici, parte attiva della nostra società, si aggiungono in questi giorni tutte quelle donne che si sono messe in viaggio per fuggire dalla guerra e mettere in salvo i propri bambini e bambine, lasciando mariti e figli maggiorenni al fronte. Migliaia di donne chiamate ancora una volta a a caricarsi sulle spalle un nuovo fardello. Secondo gli ultimi dati Istat, aggiornati al 31 dicembre 2020, in provincia di Belluno quella ucraina è la terza comunità per numero di presenze, dopo Romania e Marocco. Un cittadino straniero su dieci è ucraino. Sono infatti 1.374, l’11.2% della popolazione straniera totale i cittadini ucraini residenti in provincia di Belluno. Di questi, le donne rappresentano il 79,2% (1.088 presenze). Nella Marca trevigiana i residenti ucraini sono al settimo posto tra le nazionalità straniere presenti e rappresentano il 4% del totale degli stranieri presenti: sono 3.650, di cui 2.861 donne (78,4%).
“Abbiamo contatti costanti in questi giorni con le associazioni di cittadini e cittadine ucraine che si stanno prodigando per portare aiuti ai loro connazionali e stiamo sostenendo in ogni modo le raccolte fondi e aiuti che hanno organizzato - spiega Merotto -. Questo 8 marzo non può che essere dedicato a loro, al loro coraggio e al loro impegno. Esprimiamo la nostra vicinanza a tutte coloro che sono chiamate ancora una volta a svolgere, per il bene di tutti, un difficile compito, un’ennesima prova di forza e tenacia. Come Cisl vogliamo esprimere la solidarietà nostra e di tutti i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo e mettiamo a disposizione le nostre strutture e i nostri servizi per accompagnarle in questo difficile percorso”.“Le notizie che ci giungono dall’Ucraina in questi giorni sono drammatiche - aggiunge Alessia Salvador, responsabile del Coordinamento Donne della Cisl Belluno Treviso -. Nel giro di pochi minuti, la vita di migliaia di persone è stata sconvolta dalla guerra; migliaia di persone hanno perso tutto ciò che avevano costruito con enormi sacrifici e con una vita di lavoro. In questo 8 marzo Festa della Donna, siamo vicino alle donne ucraine che in questo momento vivono momenti di apprensione per le loro famiglie. Ricordiamo che la nostra terra in passato è stata terra di emigranti: i nostri bisnonni e nonni andavano all’estero (soprattutto Svizzera, Germania, Belgio e Francia) a lavorare per mantenere le loro famiglie qui e quindi conosciamo bene i sentimenti che provano le donne ucraine in questo periodo e portiamo loro la nostra solidarietà”.(comunicato stampa)
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