GOVERNO: intervista esclusiva al ministro D'Incà
Nell'Azione di domenica 21 febbraio
Il nome del primo ministro annunciato dal presidente del consiglio Draghi, la sera del 12 febbraio a reti praticamente unificate, è stato quello di Federico D’Incà. Il neo capo del Governo ha apprezzato e premiato la sua riservatezza, che è la cifra dello stesso Draghi, e il suo paziente lavoro “dietro le quinte”, a fianco del presidente Conte, per convincere, in qualità di ministro per i rapporti con il Parlamento, deputati e senatori a sostenere le misure del Governo in questo ultimo complicatissimo e tragico anno. Un lavoro delicatissimo di cucitura che ha avuto momenti pesanti: «Non ho apprezzato alcuni dibattiti parlamentari in cui - dinanzi a una tragedia enorme - è prevalso lo spirito della polemica per la polemica, piuttosto che il desiderio di costruire - sottolinea D’Incà -. Ho davvero sentite mie le parole del presidente Mattarella nel messaggio di fine anno: “Questo è il tempo dei costruttori”». «Strumentalmente si è parlato di un Governo Conte che faceva tutto da solo, invece posso testimoniare con forza che abbiamo coinvolto in tutti i modi possibili il Parlamento - osserva D’Incà -. Penso che se ora è nato un Governo con un perimetro politico più ampio, lo si deve anche a questo continuo rapporto con l’allora opposizione».
Intervista esclusiva al ministro D'Incà nell'Azione di domenica 21 febbraio.
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