Hospice Casa Antica Fonte: in 5 anni accolte 800 persone

Era il 13 novembre 2012 quanto l’Hospice di Vittorio Veneto ha accolto il primo paziente: da allora sono trascorsi cinque anni durante i quali l’équipe di Casa Antica Fonte si è presa cura di oltre 800 malati. “Si tratta soprattutto di persone colpite da tumore in fase avanzata, che hanno rappresentato il 90% circa degli assistiti - spiega Riccardo Carlon, responsabile della struttura - ma non sono mancati i ricoveri di pazienti affetti da altre malattie croniche ed evolutive che necessitano di cure palliative e del controllo dei sintomi, dolore in primis (epatopatie, patologie cardiache, respiratorie, neurologiche e nefrologiche). Il 65% dei pazienti proviene dagli ospedali dell’Azienda, il resto dal proprio domicilio. Più di 15.000 i giorni di assistenza erogati, con una degenza media di circa 18 giorni ed un indice di occupazione superiore al 90%. Oltre 100 persone, una volta raggiunto il controllo dei sintomi, hanno potuto fare ritorno a casa: questo, insieme all'avvio dell'Ambulatorio di cure palliative e del Day Hospice, è un dato importante, che conferma il ruolo dell’Hospice come luogo di cura”.

Costantemente alta la qualità delle cure percepita da familiari e ospiti rilevata in questi anni mediante i questionari di gradimento anonimi; il punteggio medio conseguito è di 3,8 su un massimo di 4.

A Casa Antica Fonte è attivo, da fine 2014, anche l’Ambulatorio di Cure Palliative con funzione di Day Hospice, presso il quale pazienti e familiari trovano supporto medico e assistenziale. Il servizio è rivolto alle persone che necessitano di valutazione, diagnosi e trattamento specialistico per il controllo ottimale dei sintomi, compreso il dolore, e al supporto delle famiglie. Eroga, inoltre, prestazioni programmabili non eseguibili a domicilio con l’obiettivo di migliorare e preservare il controllo dei sintomi e la qualità di vita. L’attività è andata via via crescendo: 790 le prestazioni ambulatoriali erogate in questi anni, di cui 150 in regime di day-hospice.

“Oltre che luogo di cura, fin dall’inizio l’Hospice di Vittorio Veneto si è caratterizzato anche come luogo di eventi aperto al territorio – ricorda il direttore generale, Francesco Benazzi -:  una ventina le attività formative accreditate (tra convegni e corsi di formazione) organizzate a Casa Antica Fonte sul tema dolore e cure palliative. Moltissime, inoltre, le iniziative culturali e di sensibilizzazione organizzate con il contribuito del Comitato per l’Hospice: mostre e concerti al sostegno di pazienti e familiari. Prezioso è stato, in questi anni, il contributo del volontariato, in particolare della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro il tumore, con la quale la struttura ha una salda e proficua collaborazione, e dell’Associazione Fiorot: tantissime le persone che dedicano quotidianamente tempo e attenzioni a sostegno dei pazienti e delle famiglie ospitate in Hospice. Nel tracciare il bilancio di questi cinque anni – conclude Benazzi – possiamo tranquillamente dire che l’Hospice ha messo radici profonde sul territorio, inserendosi all’interno della rete regionale e nazionale di cure palliative, attraverso l’erogazione di servizi clinici e assistenziali a supporto di pazienti e famiglie che percorrono il difficile percorso della malattia”.

La mostra: Per celebrare i primi cinque anni di attività l’Hospice ospiterà, da domenica 3 dicembre la mostra “Silenti Aure”, dedicata all’artista vittoriese Maria Nives Cais. L’inaugurazione è in programma alle ore 17 con un  intervento musicale di Marco Giglione (violino) e Antonella Cadalt (pianoforte) che eseguiranno musiche di Brahms e Massenet.

 “Silenti Aure” resterà aperta fino al 31 gennaio e potrà essere visitata tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, l’ingresso è libero.