Il giornale del 11 giugno

Sul numero de L’Azione del 2 aprile 2017 avevamo parlato del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) di Conegliano. Provocati da una lettera di una nostra lettrice, di cui riportiamo delle ampie citazioni qui a lato, abbiamo deciso di tornare in modo più approfondito sul tema, vista la complessità anche da un punto di vista etico. In gioco c’è la creazione della vita umana. La Pma è l’insieme di procedimenti, come fecondazione in vitro omologa o eterologa, di cui la medicina ora dispone per venire incontro al desiderio di avere un figlio da parte di quelle coppie che non riescono ad ottenerlo per via naturale. Abbiamo intervistato direttamente il dottor Baffoni del Centro Pma dell’ospedale di Conegliano, che ha spiegato più dettagliatamente il modo in cui opera insieme alla sua équipe nel suo Centro. Ma abbiamo sentito anche il parere di uno psicologo, il dottor Colesso del Centro della famiglia di Treviso, per comprendere il vissuto di quelle coppie che desiderano un figlio che sembra non arrivare mai. Infine, don Graziano De Nardo, docente di Teologia morale, propone una valutazione etica della Pma alla luce degli insegnamenti della Chiesa cattolica. In realtà della Pma non si parla molto o perché si dà tutto per scontato oppure perché non si conosce affatto l’argomento. Riteniamo con questo Primo Piano di offrire alcune chiavi di lettura per avere un’idea più articolata e oggettiva della questione.

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