Il giornale del 15 giugno. Edizione digitale
L’ordinazione sacerdotale di Francesco Rebuli
Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti”. Francesco Rebuli ha voluto questo passaggio della prima lettera di San Paolo ai Corinti nel santino con cui annuncia la sua ordinazione sacerdotale. La debolezza Francesco la vive sulla propria pelle da quel giorno dell’estate del ’97 quando una gita a Jesolo con gli amici dopo l’esame di maturità si è trasformata in tragedia: a seguito di un tuffo subisce una lesione alla colonna vertebrale che lo costringe in carrozzina. «Nella sofferenza e nel disorientamento che hanno fatto seguito all’incidente - racconta Francesco - ho sentito davvero una forza che mi ha aiutato a riprendere in mano la vita. Come capita a tante persone, anch’io ho scoperto che nella difficoltà e nella prova c’è qualcuno di più grande che ti è vicino». E così il salmo 40 è diventato il “suo” salmo: “Ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto dalla fossa della morte, dal fango della palude; i miei piedi ha stabilito sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio”.
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