Il giornale del 16 aprile. Edizione digitale
Santa Pasqua 2017. Chi ama vince la morte.
L'amore passionale, travolgente; l’amore che prende due persone e le infiamma al punto da cancellare tutto il mondo attorno a loro: questo amore è sempre e subito dichiarato eterno. Poi si sa come vanno le cose: un simile amore spesso è eterno... finché dura. Oscar Wilde diceva che tre anni sono già una bella durata per un amore eterno. L’amore dell’innamoramento, che è il più celebrato e cantato, è in realtà solo l’esca del vero amore. Quando si incomincia ad amare sul serio allora si manifesta l’aspetto misterioso dell’amore. L’amore ha sempre a che fare con la morte. Si ama veramente quando si è capaci di staccarsi da se stessi, quando si fa morire l’affermazione unilaterale del proprio io e ci si dà all’altro. Gesù ha una bella immagine per indicare questa morte, condizione per necessaria per far nascere il vero amore: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore produce molto frutto” (Gv 12,24). Il frutto è un di più di vita. Chi perde se stesso e si dona con amore vero all’altro, si ritrova con una vita personale più ricca.
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