Il giornale del 26 ottobre. Edizione digitale
Con le famiglie sulla Via del Vangelo
Aveva chiesto franchezza, papa Francesco, in apertura del Sinodo straordinario sulle “sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. E franchezza c’è stata. I 183 padri sinodali, nelle due settimane di dibattito, hanno espresso con molta libertà la propria opinione su gioie e fatiche delle famiglie nel mondo contemporaneo. Questo Sinodo è stato una tappa del cammino ed è servito per far emergere lo stato delle cose e i problemi esistenti. Che sono davvero tanti e diversificati: pensiamo solo a quanto diverse sono le società occidentali, africane, asiatiche, sudamericane... In aula si è manifestata una comune sensibilità e attenzione per le ferite delle famiglie. Ma, come un diamante ha molte sfaccettature e alcuni ne vedono una faccia e altri un’altra, così nel dibattito sono emerse varie sensibilità.
La conclusione del Sinodo è la Relazione finale (Relatio Synodi) composta da 62 paragrafi (numeri) che hanno ottenuto la maggioranza dei due terzi dei padri. Nel documento viene messo in risalto il valore in positivo della famiglia e vengono poste le sfide. Il confronto ha toccato anche punti caldi come l’ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati, le convivenze, le relazioni omosessuali. Al n. 41 della Relazione si parla di “elementi positivi presenti nei matrimoni civili e, fatte le debite proporzioni, nelle convivenze”. Non hanno invece ottenuto i due terzi dei voti, ma pur sempre la maggioranza assoluta dei voti, tre paragrafi che toccavano la questione della comunione ai divorziati risposati e delle persone omosessuali. Ma, pur non rientrando nella Relazione finale, tali paragrafi sono stati resi noti. Nella Relazione si trovano riflessioni sugli aspetti socio-economici e su affido e adozione, argomenti solo sfiorati nel documento inizial.
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