Il vescovo Pizziolo abbraccia i malati
GIORNO 4 - 28 GIUGNO - La cronaca giornaliera del pellegrinaggio diocesano a Lourdes.
Quando si è a Lourdes è inevitabile interrogarsi sul perché della sofferenza umana e su quale sia il modo cristiano di viverla e di essere a fianco a coloro che sono segnati dalla malattia e dagli handicap. Più di tante spiegazioni teologiche sono efficaci i gesti di accoglienza, di compassione, di servizio, che compiono tanti familiari, sorelle e barellieri, medici e infermieri, sacerdoti e vescovi…
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Gli ammalati si riuniscono al sesto piano del Salus, l’ospedale dell’Unitalsi italiana a Lourdes, ogni giorno alle 11.30 per il pranzo. E’ appena finita la messa internazionale e sull’esplanade il pellegrinaggio Triveneto ha appena scattato la foto di gruppo. In refettorio arriva monsignor Corrado. Vuole salutare gli anziani, gli ammalati e i diversamente abili che alla spicciolata vengono accompagnati ciascuno al proprio tavolo. In attesa i giovani vittoriesi, già pronti per servirli, intonano un canto e si muovono al ritmo della melodia.
Il passaggio, tavolo per tavolo dei commensali e la benedizione impartita prima che venga servita la pasta diventano il preludio di quello che sarà di lì a poco un pranzo un po’ particolare per il Vescovo. Il suo confratello, monsignor Nicolas, vescovo di Tarbes e Lourdes lo ha invitato a casa sua per mangiar insieme a tutti gli altri vescovi italiani presenti a Massabielle. E’ la prima volta che Pizziolo viene invitato da monsignorBrouwet, mentre il suo predecessore, Jacques Perrier accoglieva per un pasto tutti i vescovi presenti a Lourdes.
Andando a ritroso nella giornata, la messa internazionale è stato un abbraccio di popoli e di fede riuniti nella grande basilica di San Pio X che può contenere fino a 25 mila persone.
Alle 6.15 invece è stato monsignor Corrado a presiedere la messa del personale. I volontari e i barellieri, prima di entrare in servizio si sono incontrati nella basilica del Rosario per iniziare la loro giornata con la celebrazione eucaristica. Ed è sempre stato il vescovo di Vittorio Veneto a chiudere la serata di ieri, impartendo, alla fine della processione con le fiaccole la benedizione solenne a tutti i fedeli che hanno illuminato l’esplanade con le loro candele.
Loris e Gerda Robassa
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