Impianti a biomassa: Maset e Tonin a confronto sull'Azione
Nel nuovo numero dell'Azione due pagine di approfondimento sugli impianti a biomassa. Due gli intervistati. Fabrizio Maset, ingegnere impiantista con studio a Conegliano, progettista dell’impianto di pirogassificatore per le serre del Gruppo Padana di Gaiarine e di Paese, e Nicola Tonin, di Follina, del Circolo Legambiente Vittoriese.
Nel nuovo numero dell'Azione due pagine di approfondimento sugli impianti a biomassa. Due gli intervistati. Fabrizio Maset, ingegnere impiantista con studio a Conegliano, progettista dell’impianto di pirogassificatore per le serre del Gruppo Padana di Gaiarine e di Paese, e Nicola Tonin, di Follina, del Circolo Legambiente Vittoriese.
Secondo Maset “Questi impianti vanno nella direzione prospettata un po’ da tutto il mondo riguardo all’utilizzo di combustibili alternativi, rinnovabili – come sono le biomasse –, anziché quelli tradizionali, fossili. Per gli impianti di questo genere, oltre alle autorizzazioni per la costruzione, vengono effettuati controlli sistematici da parte degli enti preposti. Non esistono altre attività agricole o industriali soggette a così tanti controlli. Credo che se si applicassero gli stessi criteri per altre attività si potrebbe scoprire che ce ne sono di mille volte più pericolose”. “Se servono a dare una mano all’agricoltura per sussistere, soprattutto nei territori montani e difficili, ben vengano, ma a certe condizioni - ribatte Tonin -. Non possono e non devono essere speculazione finanziaria. Ho paura nel momento in cui un ente o un privato cerca solo un rendiconto economico senza pensare alla reale salute dei cittadini. E mi preoccupa il fatto che nessuno chieda all’azienda che produce e vende un impianto, quali siano le emissioni e i relativi test e certificazioni che lo dimostrano”.
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