MONTAGNA: la grande zattera di tronchi per le navi della Serenissima
Venerdì 15 luglio nella Foresta di Somadida, ad Auronzo, l'inaugurazione
Venerdì 15 luglio nella Riserva naturale di Somadida, i Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Vittorio Veneto, propongono un evento speciale per celebrare il 50° anniversario istituzione di questa Riserva statale, un paradiso naturale è di ben 1.676 ettari nel comune di Auronzo tra le Marmarole e il Sorapis.
A caratterizzare la celebrazione sarà l’inaugurazione della storica zattera veneziana “Raso”.
Dopo oltre 150 anni, infatti, il “Raso” è stato ricostruito per la prima volta in grandezze naturali, cioè lunga oltre 30 metri e composta di soli tronchi di abete rosso che erano destinati alle alberature navali della flotta della Serenissima Repubblica di Venezia. La realizzazione è avvenuta ricorrendo alle antiche tecniche costruttive, dagli zattieri di Codissago e dalle maestranze forestali del Reparto, proprio nel “Bosco degli alberi di San Marco”, l’attuale Foresta di Somadida, che già la Serenissima aveva posto sotto tutela per queste finalità costruttive.
Il programma della giornata, con inizio alle 9, prevede i saluti della autorità, alle 10 la messa, alle 11 l’esibizione in costumi d’epoca degli Zattieri di Codissago, alle 11.30 il concerto per archi “The best of” Gli Echi della Natura Accademy; nel pomeriggio alle 13.30 “La storia della Foresta Demaniale di Somadida”, con gli Interventi di Guido Spada e Gianni Pordon; alle 14 “Aspetti botanici e selvicolturali della Riserva di Somadida”, con relatori Orazio Andrich e Paolo Zanetti; alle 14.30 “Il nuovo assetto del C.F.S. e l’assorbimento nell’Arma”, con interventi dei generali in congedo Alberto Piccin e Pierangelo Baratta; alel 15 la passeggiata in Foresta insieme ai Carabinieri Forestali; alle 16.30 canti conclusivi con il Coro “Col di Lana” di Vittorio Veneto.
Una mostra di pannelli illustrativi e la proiezione di un inedito filmato dell’Istituto Luce risalente al 1924 sulla fluitazione del legname lungo il Piave, daranno modo ai visitatori di rivivere l’antica pratica ormai scomparsa che consentiva, grazie alle acque del Piave, di far arrivare i tronchi ed altri materiali fino all’Arsenale di Venezia.
In caso di maltempo l’evento verrà rinviato.
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