Mel: al via il Maggio Teatrale Zumellese

Giunge alla trentesima edizione il Maggio Teatrale Zumellese, storica e apprezzata rassegna di teatro che il Gruppo Teatrale Zumellese organizza ogni anno grazie alla sinergia con la Pro Loco Zumellese e con il patrocinio del Comune di Mel. Sono cinque gli spettacoli in programma che compongono un cartellone variegato e di qualità, a dimostrazione dell’attenzione che il Gruppo Teatrale Zumellese riserva al proprio pubblico. Grazie alla dedizione e costanza della compagnia di Mel, che si divide tra l’attività organizzativa e le repliche dell’ultima fortunata commedia “Il matrimonio…nella buona e cattiva sorte!”, la rassegna zumellese è diventata nel tempo uno degli appuntamenti più attesi a livello teatrale in provincia e anche in questa edizione saprà mantenere le aspettative.

L’apertura della rassegna è prevista per sabato 27 maggio con un gradito ritorno: Andrea Pennacchi, accompagnato dalla fida chitarra di Giorgio Gobbo, porterà in scena sul palco zumellese Quel veneto di Shakespeare: uno spettacolo di narrazione che si interroga sui motivi che hanno portato il drammaturgo inglese ad ambientare cinque delle sue opere in Veneto. Sarà il pretesto per affrontare luoghi comuni sul Veneto e per approfondire l’opera di Shakespeare con l’energia e l’ironia che caratterizza il teatro di Pennacchi, autore e attore sempre più apprezzato in regione e non solo.

Giunge al terzo anno l’appuntamento con il teatro ragazzi: domenica 28 maggio, infatti, la compagnia Febo Teatro, allieterà il pomeriggio di grandi e piccini con le avventure dell’Orco Gelsomino, in cui due cantastorie racconteranno le peripezie di un orco buono e cortese, lontano quindi dall’immagine mostruosa che solitamente viene affibbiata a creature simili.

La compagnia Il Nodo Teatro di Desenzano del Garda sarà protagonista della serata di sabato 3 giugno con una commedia brillantissima di uno degli autori più importanti della storia del teatro, Moliere. Un matrimonio celebrato di nascosto e figli promessi sposi a loro insaputa ed altri intrighi d’amore prendono vita in Le furberie di Scapino, opera ambientata a Napoli e in cui si muove scaltro il servo Scapino che con furbizia e inventiva cercherà di risolvere i problemi di due giovani sposini, tra trovate comiche e situazioni paradossali.

Non solo teatro ragazzi per Febo Teatro: la compagnia di giovani padovani ritornerà infatti sul palco della rassegna zumellese anche sabato 10 giugno con Tempeste d’amor perdute, un divertente spettacolo che unisce i canovacci, le maschere e i lazzi della Commedia dell’arte a uno dei testi più amati di Shakespeare, “la tempesta”. In scena le vicende di tre attori, unici superstiti di una compagnia decimata dalla peste e in forte crisi di ispirazione, che incontrano Isabella, di ritorno dall’Inghilterra. La ragazza riuscirà ad aiutarli ad allestire una commedia per la contessa Arundel proponendo loro un testo che sta riscuotendo enorme successo Oltremanica, ma il destino nefasto non renderà così scontato e a portata di mano il lieto fine.

A chiudere la rassegna sabato 17 giugno sarà un attore di casa, Michele Sbardella,che guiderà il pubblico zumellese in un viaggio da Belluno a Firenze, passando per l’Egitto, tra ricordi personali legati ai giorni tra i banchi dell’I.T.I.S. Segato e aneddoti di una vita straordinaria, proprio quella di Girolamo Segato, il cartografo, naturalista ed egittologo nato a Sospirolo nel 1792 e a cui è intitolato l’Istituto tecnico bellunese. Anatomie di un viaggiatore. Girolamo Segato è un racconto accorato e intimo che fa trasparire la passione di Sbardella per la figura di Segato di cui saranno narrate le imprese scientifiche e le disavventure di una vita in costante ricerca, non mancherà l’ironia in una narrazione che si rivela avvincente e mai didascalica, impreziosita dalle note della chitarra di Andrea Palonta.

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso la Palestra Comunale di Mel; biglietti: 8 € intero, 4 € ridotto (per lo spettacolo del 28 maggio biglietto unico 4 €). Per ulteriori informazioni è consultabile la pagina ufficiale di facebook del Gruppo Teatrale Zumellese oppure è possibile inviare una e-mail al seguente indirizzo: teatrozumellese@gmail.com.

[sabato 27 maggio, ore 21]

QUEL VENETO DI SHAKESPEARE

di e con andrea pennacchi e giorgio gobbo | teatro boxer (padova) 

William Shakespeare è uno dei miti indiscussi del teatro, nel corso di un’invidiabile carriera ha sfornato 36 drammi, dei quali solo pochi non raggiungono l’eccellenza, e una montagna di poesia in grado di ridurre in lacrime qualsiasi scrittore o poeta contemporaneo.

Le sue opere sono state tradotte in tutte le lingue, compreso l’Esperanto, e rappresentate nella più grande varietà di ambientazioni possibile, compresi lo spazio e un campo di concentramento.

Eppure gli studiosi non si sono soffermati abbastanza su una questione singolare: cinque drammi shakesperiani (di cui ben quattro capolavori indiscussi) sono ambientati nel Veneto. Forse questo significa che il nostro drammaturgo era veneto? (e, soprattutto, perché ha scritto “I due gentiluomini di Verona”?)

Quest’improbabile, quanto divertente, interrogativo apre il nostro spettacolo e permette l’inizio di un viaggio di esplorazione del mondo shakesperiano.

Partendo dagli strafalcioni geografici che costellano un Veneto dell’immaginazione, passando per alcuni interessanti aneddoti della vita del Bardo di Stratford Upon Avon, approfondiremo giocosamente la conoscenza in particolare con due testi di grande valore e freschezza: “I due gentiluomini di Verona” e “Il Mercante di Venezia” (senza però dimenticare “Otello” , “Romeo e Giulietta” e “La Bisbetica Domata”).

Un racconto comico, dal ritmo incalzante e zeppo di musica, per avvicinare gli spettatori a un autore ancora estremamente comprensibile e godibile, separato dalla nostra epoca da un leggero velo di polvere che il tempo gli ha posato sopra, ma che poche, energiche spazzate possono riportare alla “radianza” delle origini.