POLITICA: intervista esclusiva al ministro D'Incà
A pagina 5 dell'Azione del 22 settembre
«Voglio dire il mio grazie a quanti si sono spesi con abnegazione nei giorni della tempesta Vaia. Mi pare che l’emergenza abbia fatto sì che sia cresciuto il senso di comunità dei territori colpiti ma anche dell’intero Veneto. Lo Stato ha stanziato 900 milioni per il Veneto da spendersi in tre anni e la maggior parte dei fondi sono per il Bellunese. Con quei soldi si può fare molto. Secondo me è anche l’occasione per rilanciare la silvicoltura e la cultura del legno». È un passaggio dell'ampia intervista rilasciata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, di Trichiana, al nostro settimanale diocesano (numero del 22 settembre). D'Incà ha risposto anche a una domanda sulla riduzione dei fondi ai Comuni che hanno proceduto alla fusione, come il suo Borgo Valbelluna: «È successo che i Comuni che in Italia hanno proceduto alla fusione sono stati molti più del previsto e quindi il fondo è stato ripartito tra più enti del previsto. Appena emersa la questione mi sono messo in moto e una parte dei soldi mancanti sono già stati trovati. Ritengo che recupereremo anche gli altri, tanto più che il Pd è sulla nostra linea d’onda. Mi sento cittadino di Borgo Valbelluna. Capisco che ci sono difficoltà, ma nelle sfide serve coraggio. Nel giro di tre anni avremo un Comune ben strutturato. È una grande occasione e abbiamo giocato d’anticipo sui tempi!». La versione integrale nell'Azione del 22 settembre.
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