PROFUGHI: Lipa, un dramma che ci tocca da vicino
La diocesi di Banja Luka è legata alla Caritas di Vittorio Veneto
È un dramma che ci tocca da vicino quello del migliaio di profughi che a Lipa, zona montuosa della Bosnia-Erzegovina, sono costretti a stare all’addiaccio con temperature che arrivano a -10 gradi. Ci tocca da vicino perché sono essere umani come noi, perché il loro dramma avviene non lontano dal confine italiano, perché per alcuni la destinazione desiderata è l’Italia (dove magari hanno familiari), perché Lipa è una zona della diocesi di Banja Luka con la quale la nostra Caritas diocesana ha in corso da anni un rapporto di collaborazione, e infine perché il responsabile della Caritas italiana che si sta occupando dell’emergenza è Daniele Bombardi (nella foto) di Ceggia. Daniele è nei Balcani per conto della Caritas ormai da quindici anni e da tre anni vede ripetersi, ogni inverno, le stesse scene. L’articolo prosegue nell’Azione di domenica 17 gennaio
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