Profughi. Mons. Parolin: "Evitiamo che prevalga la cultura dell'indifferenza"
"Deve essere considerata in primo luogo l'accoglienza", commenta il segretario di Stato Vaticano.
''Evitiamo che prevalga la cultura dell'indifferenza'' nei confronti dei profughi. '
'E' comprensibile una paura, anche profonda, da parte della gente'', ma ''deve essere considerata in primo luogo l'accoglienza''. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, a ''la Tribuna di Treviso'', rispondendo ad una domanda sull'insofferenza per i ''troppi'' profughi sul territorio.
''Il metodo e' quello di una collaborazione - ha aggiunto - e non di una chiusura per affrontare problemi che sono reali''. Commentando poi la tolleranza zero nei confronti degli accattoni, Parolin ha detto che ''come Chiesa dobbiamo rifarci al Vangelo e quindi insistere perche' questi problemi non si affrontino soltanto dal punto di vista dell'ordine pubblico e la sicurezza, ma tengano conto di valori piu' profondi quali la solidarieta', l'accoglienza del piu' debole''
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