RAIUNO: un film su Francesca Saverio Cabrini, patrona dei migranti
La sera di mercoledì 6 gennaio
Va in onda mercoledì 6 gennaio su Raiuno, in seconda serata, Mother Cabrini, film di Daniela Guerrieri dedicato a Francesca Saverio Cabrini, patrona dei migranti e prima cittadina americana dichiarata santa. Prodotto da Cristiana Video, è stato realizzato in collaborazione con Ewtn, il più grande network cattolico mondiale che raggiunge oltre 270 milioni di case in 145 paesi del mondo, e grazie anche al sostegno delle suore Missionarie del Sacro Cuore. Presentato nel 2019 in anteprima alla Filmoteca Vaticana, proiettato negli Usa, in Francia e in diverse località italiane, il film ha ricevuto diversi riconoscimenti; tra questi è stato premiato ai Gabriel Awards, importante riconoscimento dell’American Catholic Press in Usa e Canada.
“Non mi ha più lasciato e ancora vive in me; in qualche modo me la sono fatta amica. Anche grazie a lei ho riscoperto una speciale relazione con Dio”, confida al Sir l’attrice Cristina Odasso che ha interpretato madre Cabrini, parlando del suo personaggio. “E’ come se una parte di lei fosse in casa mia, come se avessi avuto la sua benedizione su questo film”, prosegue raccontando di avere ricevuto in dono da un vescovo una reliquia della santa che è un po’ anche “madrina spirituale” di Maria, la bimba che Cristina si accorse di portare in grembo durante le riprese sul set, e alla quale ha dato come secondo nome Francesca.
“Mother Cabrini” ripercorre gli anni che vanno dal 1888 al 1892, il periodo forse più difficile e denso di ostacoli nella vita di Francesca Saverio Cabrini, ma per questo il più rappresentativo, quello degli inizi della missione con gli immigrati italiani negli Stati uniti fino alla fondazione del Columbus Hospital di New York. Tra le scene che Cristina porta nel cuore la prima, quella nella quale madre Cabrini incontra il Papa al quale chiede se stia facendo la cosa giusta e se si sarebbe meritata il Paradiso, ricevendo l’esortazione a “lavorare per questo Paradiso”. E poi l’arrivo a New York sotto una pioggia torrenziale per sentirsi dire dall’arcivescovo che non c’è bisogno di lei. “Madre Cabrini resiste con una forza e una tenacia che non vengono da lei ma da Dio – racconta Odasso -. Di fronte a qualsiasi tribolazione si mette con le sue suore in preghiera davanti al Sacro Cuore di Gesù nella convinzione che lui avrebbe provveduto.
Questa sua fede nella provvidenza me la sono portata nella vita reale: è un po’ il regalo segreto che mi ha fatto, lei che sapeva rendere visibile la provvidenza di Dio.
A cavallo tra Ottocento e Novecento, in un’epoca in cui in Italia alle donne non era consentito viaggiare da sole, studiare, lavorare, acquistare immobili, stipulare contratti, madre Cabrini viaggiava tra l’Europa e l’America, percorrendo tutto il continente americano, comprava terreni e hotel per costruire ospedali, acquistava miniere d’oro in Colorado per finanziare le sue opere benefiche.
Che cosa dice alle donne di oggi? Qual è la sua attualità? “Una donna all’avanguardia, rivoluzionaria, che ben prima delle conquiste femminili sapeva guardare lontano. Non certo un santino da mettere su un piedistallo bensì un’imprenditrice del bene che ha saputo rimboccarsi le maniche per compiere la sua missione, grazie ad un carattere tenace e intraprendente, sostenuto da una intelligenza vivace e da una fede incrollabile, anche di fronte alle prove più dure. La considero una Madre Teresa dell’Occidente”.
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