REGIONE: “Messaggi allarmistici sul vino, una mozione per impedire questa assurda e dannosa scelta”
Iniziativa del consigliere Giuseppe Pan
“Etichettare il nostro vino: Bruxelles la finisca di imporre norme senza senso”. Si intitola così la mozione depositata oggi dal Consigliere regionale Giuseppe Pan (Intergruppo Lega - Liga Veneta nella foto), già assessore all’Agricoltura nella scorsa legislatura. “La mozione - spiega Pan - impegna la Giunta regionale a farsi portavoce presso i Ministeri competenti per evitare in tutti i modi che la decisione di Bruxelles di etichettare con strane e allarmistiche avvertenze il nostro vino, come ad esempio “il vino nuoce alla salute”, diventi obbligatoria per l’Italia: sarebbe un durissimo colpo i nostri produttori”.
“Siamo davanti a uno scenario paradossale e ingovernabile - afferma il Consigliere - fatto di una babele di etichette all'interno dell'Unione europea che purtroppo non risolvono il problema dell'alcolismo, che invece dovrebbe essere basato su un approccio responsabile nei consumi di prodotti molto diversi tra loro. La norma è stata notificata a giugno 2022 da Dublino a Bruxelles che, con il periodo di moratoria che è scaduto a fine dicembre 2022, ha confermato che le autorità nazionali possono adottare la legge. Un via libera che arriva nonostante l’opposizione, non solo dei produttori italiani, ma anche quelli di ben nove Paesi europei, compresi i nostri maggiori competitor, Francia e Spagna. La contrarietà dei nove Stati era stata formalizzata in primavera, all'indomani della decisione irlandese di adottare la cosiddetta procedura Tris (regolamento Ue 2015/1535) che mira a prevenire l'insorgenza di ostacoli prima che si concretizzino. Gli Stati membri, in pratica, notificano i loro progetti alla Commissione che, in questo caso, ha lasciato scadere sia il primo termine di tre mesi, sia la successiva moratoria, dando col suo silenzio-assenso il semaforo verde all'Irlanda. Un atteggiamento contestato da molti parlamentari europei; da sottolineare come la Commissione non prenda minimamente in considerazione la posizione approvata a larghissima maggioranza dal Parlamento Ue che, nella risoluzione sulla lotta contro il cancro a febbraio 2022, aveva categoricamente escluso l'introduzione di sistemi di etichettatura sanitari”.
“Il via libera alla norma irlandese - prosegue il Consigliere - crea tuttavia le premesse perché altri Paesi possano adottare un'etichetta del genere, come raccomandato anche dall'Oms. Anche Coldiretti ha fatto sapere che il via libera dell'Unione Europea alle etichette allarmistiche sul vino è un attacco diretto all'Italia, principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all'estero. È un pericoloso precedente che rischia di aprire le porte a una normativa che metterebbe a rischio una filiera che in Italia dal campo alla tavola garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro, principale voce dell'export agroalimentare”.
“È giusto l’impegno dell'Unione che mira a tutelare la salute dei cittadini - precisa il Consigliere - però non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. Così facendo si rischia di alimentare paure ingiustificate nei consumatori”.
La mozione cita una serie di dati, tra i quali un sondaggio online, svolto dalla Coldiretti, che dimostra come il 23% degli italiani smetterebbe di bere vino o ne consumerebbe di meno se in etichetta trovasse scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette.
“E così - conclude Pan - dopo la pizza, il formaggio grana, il prosciutto di Parma e persino dopo l’olio di oliva, sarebbe giunto il momento della demonizzazione anche del vino che, insieme agli altri prodotti già minacciati di proscrizione, costituisce uno dei caposaldi della Dieta Mediterranea, dieta con la quale il popolo italiano è divenuto uno dei più longevi al mondo, nonostante qualche deriva inappropriata dell’alimentazione negli ultimi anni. Il vino è portatore di una grande valenza naturale, umana e culturale che travalica il concetto di vino come alimento, facendolo assurgere a simbolo da salvaguardare. La storia della vite e del vino e la storia dell’uomo hanno sempre camminato insieme”.
(comunicato stampa)
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