REGIONE: affidati studi sulla cimice asiatica
Al dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente dell’Università di Padova
Prove di laboratorio sugli effetti degli insetticidi e attività sperimentali sul campo per misurare gli effetti dell’introduzione di possibili insetti antagonisti: per limitare i danni della cimice asiatica la Regione Veneto ha affidato questi due compiti al dipartimento di DAFNAE (Dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente) dell’Università di Padova. Su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, la Regione Veneto rinnova la convenzione avviata nel 2016 con l’ateneo patavino e impegna per il prossimo biennio altri 72 mila euro per dare continuità agli studi su forme di controllo chimico e biologico del vorace insetto.
Presente in Italia dal 2012 e nel territorio regionale dal 2015, la cimice asiatica (Halyomorpha halys) ha ormai colonizzato l’intero territorio regionale, colpendo in particolare i frutteti di melo, pero, ciliegio, albicocco, pesco e kiwi ed i seminativi, soprattutto mais e soia. Si calcola che nella ‘dieta’ della cimice asiatica entrino oltre 170 tipi di piante diverse.
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