SENTENZA: il pane precotto non è pane fresco
La Cassazione dice che deve essere confezionato
La Corte di Cassazione ha stabilito che esista una differenza sostanziale tra pane fresco e pane surgelato.
“Da anni Confcommercio si batte perché si riconosca questa differenza – afferma con soddisfazione la direttrice di Ascom Vittorio Veneto Antonella Secchi -, a tutela non solo delle aziende, ma anche e soprattutto dei consumatori, che spesso – soprattutto nella grande distribuzione - non sono messi in condizione di sapere che il pane che compravano magari era stato precotto in forni industriali magari all’estero”.
Ora la Suprema Corte cambia le regole e mette ordine. “Il pane precotto e congelato non può essere venduto senza una confezione che lo distingua dal pane fresco, che è quello prodotto da un processo unico e continuo nell’arco della giornata. Non basterà nemmeno indicare sull’etichetta stampata dalla bilancia fai-da-te che il prodotto è ottenuto dal completamento della cottura di un prodotto parzialmente cotto e surgelato, né nascondersi dietro al fatto che comunque il pane viene insacchettato.
Come ha sancito la Corte, questa decisione, rifacendosi a principi di utilità sociale, tutela i consumatori senza violare principi di libera circolazione e libero commercio, anche perché si specifica che i due prodotti (pane fresco e precotto) non sono analoghi”.
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