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Salvatore Aranzulla: “Internet, un’enciclopedia in continuo aggiornamento”

Intervista al mago di internet.

Salvatore Aranzulla: “Internet, un’enciclopedia in continuo aggiornamento”

Salvatore Aranzulla è il fondatore e proprietario del sito web più visitato d’Italia per la soluzione di problemi informatici: per qualsiasi domanda ha la risposta giusta, spiegata passo dopo passo, risultando il guru del web per un pubblico trasversale in tutta Italia. Su www.aranzulla.it , dal 2002, ogni giorno mezzo milione di persone leggono i suoi consigli e le sue guide. Dall’alto del suo fatturato (quasi 2 milioni di euro al mese) e dal basso dei suoi 27 anni, sta ora girando l’Italia per raccontare questa sua esperienza al di sopra dell’ordinario. Quale ritieni sia stato il valore principale che ti ha permesso un’ascesa simile?Sono una persona normale, ho avuto successo e mi fermano per strada, ma sono sempre lo stesso. Addirittura fino a un anno fa l’unica mia foto pubblica era di quando avevo 18 anni. Ora sono più attivo sui social, sono più presente, ma il linguaggio semplice credo sia il punto di forza di aranzulla.it : 4 italiani su 10 che cercano soluzioni quotidianamente lo aprono e consultano; il format editoriale è lo stesso da 15 anni. L’obiettivo è risolvere i problemi che le persone hanno con la tecnologia con la risposta più semplice possibile».In un mondo competitivo e veloce quale quello di Internet, come si riescono a fare divulgazione, cultura e, non da ultimo, impresa?«Il mio sito è fondato su un programma che individua le richieste che gli italiani rivolgono alla rete e analizza 15 milioni di ricerche al mese. Trova quelle che parlano di tecnologia, elimina le categorie non affini e gli articoli su cui già è stato scritto. Poi unisce ciò a quelli che sono gli interessi degli inserzionisti: se io scrivessi un articolo su come rubare le password di Facebook, magari ottengo tante visite, ma nessuno è disposto a comprare pubblicità su quella pagina. Invece così facendo intercetto i bisogni degli utenti e quelli di chi vuole raggiungere quegli utenti. Ho sette collaboratori che lavorano per me e pubblichiamo qualcosa come 3 mila articoli all’anno».Fake news e hater, come ritieni si possano contrastare questi fenomeni?«Le bufale sono contenuti che nascono per generare traffico ed essere monetizzati, mostrando pubblicità. Google sta cercando di farli sparire, di renderli inaccessibili, di togliere loro le possibilità di guadagno e quindi privarli dell’“aria”. Anche i social si muovono in questa direzione, ovviamente ci sono rischi non banali: ad esempio Facebook lascia agli utenti il compito di giudicare sulla base di due domande: “Conosci questa testata?” e a seguire “La ritieni affidabile?”. Nulla vieta che venga segnalata una testata autorevole, è ancora un sistema in evoluzione. Per quanto riguarda gli hater  (“chi odia”, ndr) va fatta educazione: io sono molto intransigente e blocco le figure che offendono, nel rispetto del lavoro che faccio io e del mezzo milione di persone che sono sulla pagina».Cosa ne pensi dell’uso dello smartphone a scuola, come proposto dal ministro dell’istruzione?«Sono cresciuto senza smartphone e anche all’università ci sono corsi in cui il professore pretende che il cellulare sia spento altrimenti ti espelle. Io sono contro gli smartphone in classe e durante le lezioni». Quali sono i pericoli maggiori derivanti dall’uso di Internet?«Qualsiasi cosa venga pubblicata su Internet non è mai privata, il contenuto in rete è contenuto pubblico. Il 90% dei problemi nasce da questo fattore senza considerare, poi, che questi strumenti consentono in pochi minuti di condividere qualsiasi opinione. Per fortuna Internet offre anche molte opportunità, specie per i giovani: riesci a sperimentare un’idea in maniera estremamente rapida e con costi contenuti».L’autorevolezza passa attraverso la qualità dei contenuti: come si tiene aggiornato Salvatore Aranzulla?«Assieme ai miei collaboratori, attraverso continue prove: qualsiasi nuovo device sul mercato lo compriamo. Quando è uscito l’iPhone X e poco dopo avevamo già pubblicato le notizie relative; nella notte dell’uscita di Netflix in Italia alle 8 del mattino avevamo già aggiornato tutti gli articoli che riguardavano lo streaming di film includendo Netflix. Inoltre, il contenuto viene costantemente revisionato e l’80% degli utenti arriva su un articolo aggiornato da meno di sei mesi. Ogni argomento è in continua ottimizzazione, come se fossero appunti, come se aranzulla.it fosse una sorta di enciclopedia». Cosa farà da grande Salvatore Aranzulla?«Il pasticcere! Ho frequentato la Alma di Gualtiero Marchesi e Conegliano stessa la conoscevo già: cinque anni fa ci sono stato per un laboratorio con il campione Leonardo di Carlo, che mi ha aiutato a perfezionare la mia passione per le paste di mandorla».Anna Zuccaro

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