San Polo di Piave: inaugurata "Casa Vittoria"
Sabato scorso il taglio del nastro per la struttura ricettiva della cooperativa sociale Vita Down: un ristorante, un orto e tre serre in cui lavoreranno giovani con sindrome di Down.
Redazione online - FC
10/10/2017

Il sogno si è avverato, la sfida è vinta per la cooperativa sociale Vita Down, che sabato 7 ottobre 2017, ha inaugurato la sua “Casa Vittoria”, a San Polo di Piave (Treviso), in via Casoni.

Un progetto che nasce nel 2010, ideato e promosso da Vita Down, cooperativa sociale di tipo B costituita da un gruppo di genitori e di persone con la sindrome di Down, con un obiettivo fin da subito ambizioso: dare vita a una struttura ricettiva che fosse al tempo stesso anche un centro di inserimento lavorativo nel settore agricolo e della ristorazione per giovani con disabilità intellettiva, tramite la legge 68 o attraverso percorsi di tirocinio.

Grazie alla generosa donazione di un’antica casa colonica (ora ristrutturata e ampliata) e del terreno circostante da parte della fondazione Americo e Vittoria Giol e al finanziamento del fondo di rotazione regionale, è stato possibile portare a realizzazione il progetto. L’idea lungimirante e innovativa ha insomma trovato la sua piena concretizzazione in “Casa Vittoria”, una struttura ricettiva dotata di sei camere da letto, un ristorante, una sala convegni, ma anche di un orto e tre serre: qui i giovani con sindrome di Down potranno essere impegnati in attività occupazionali a loro più idonee, come la preparazione di piatti in cucina, il servizio in sala, le pulizie dei locali e il lavoro agricolo nell’orto, naturalmente affiancati da figure di riferimento e da tutor. Preziosa in tal senso la collaborazione con l’Ulss 2 Marca Trevigiana.

Uno spazio di ricezione che vuole fin da subito caratterizzarsi per l’atmosfera tranquilla e accogliente e la proposta culinaria all’insegna di prodotti tipici della tradizione locale e a km zero.

«Casa Vittoria è un edificio rurale, ora accessibile a tutti, senza barriere e dal design moderno, immerso nella tranquillità nel cuore della Marca Trevigiana, tra campi e vigneti, aperto al mondo e pronto ad accogliere turisti, gruppi o singoli e anche camperisti in cerca di ristoro a contatto con la natura. Il valore aggiunto del progetto è la possibilità di lavorare e di mettersi alla prova che offriamo ai giovani con sindrome di Down, perché nonostante le difficoltà ognuno sa fare qualcosa e possiede dei talenti, che vanno scoperti e valorizzati, fatti crescere» spiega il presidente della coop sociale Vita Down Romolo Romano.

«Il progetto è un esempio significativo della capacità di innovazione sociale della cooperazione e della sua presenza radicata e importante nei territori e all’interno delle comunità locali, ai cui bisogni sappiamo dare risposte alte e complesse, in grado di coniugare insieme, come in questo caso, creatività e progetto imprenditoriale» commenta Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto.

Al piano terra della struttura si trovano la hall, un’elegante sala da pranzo, una cucina spaziosa e professionale, e alcune stanze di servizio. Al piano superiore invece una sala conferenze, un ampio terrazzo panoramico con giardino pensile e le sei camere da letto dotate di ogni comfort, tutte in legno e mansardate.

Prodotti dell’orto e delle serre - coltivati già dal 2012 dai giovani della cooperativa e da alcuni genitori all’insegna della stagionalità e dei sapori del territorio – per la cucina del ristorante. Il risultato è una proposta enogastronomica che si caratterizza per i piatti tipici della tradizione fatti con materie prime fresche e genuine. I prodotti dell’orto sono da tempo acquistabili presso il punto vendita della cooperativa.