TREVISO: i risultati del “Percorso Parkinson. Spalla a spalla”

In occasione della Giornata Mondiale del Parkinson che ricorre l’11 aprile, l’Associazione Parkinsoniani di Treviso in collaborazione con il Centro della Famiglia, presenta i risultati del “Percorso Parkinson. Spalla a spalla”. Un’iniziativa dedicata ai caregiver, la prima di questo tipo caratterizzata dalla partnership tra le due realtà trevigiane, e pensata per sostenere attivamente il percorso che i familiari si trovano a fare quando una persona cara riceve la diagnosi di Parkinson. Questa attività riprende lo spirito dei percorsi di supporto ai caregiver già avviati positivamente dall’associazione nei centri sollievo del territorio ma introducendo un elemento di assoluta novità: la possibilità di uno scambio di domande, risposte e riflessioni tra i caregiver e una persona malata.

Dalla collaborazione tra Associazione Parkinsoniani di Treviso e Centro della Famiglia questa opportunità è stata data in questi mesi a un gruppo di partecipanti, riuniti nella sede dell’associazione, che hanno lavorato in team, affiancati dalla psicologa Chiara Cannas del Consultorio familiare del Centro della Famiglia, condividendo esperienze, paure, difficoltà, ma anche momenti di gioia e supporto reciproco, affrontando i diversi aspetti di ciò che accade all’interno della famiglia: le conseguenze della patologia ma soprattutto il valore del “prendersi cura” con empatia e vicinanza.

Il corso ha visto i partecipanti riunirsi ogni quindici giorni, dal mese di gennaio, fino ad ora, permettendo loro di raccontarsi, ascoltare le altre esperienze ed anche la testimonianza di Rita Germin, consigliera dell’Associazione Parkinsoniani di Treviso, che ha raccontato la sua esperienza con la malattia e ha anche risposto alle domande dei caregiver, confrontandosi con loro.

“Abbiamo pensato a questa iniziativa perché crediamo fortemente che, una volta ricevuta la diagnosi di Parkinson, sia fondamentale sostenere la famiglia nel suo complesso: il paziente ma anche il suo caregiver che mediamente ogni settimana dedica quasi tutto il suo tempo alla persona cara, a seconda della gravità. Non è sempre facile. Occorre comprendersi a vicenda, imparare a dialogare, esternare le emozioni e i timori, ma soprattutto sorreggersi gli uni con gli altro” dice Giovanna Grando, presidente dell’Associazione Parkinsoniani Treviso, “Riuscire a rafforzare la propria emotività e avere consapevolezza di quello che sta accadendo e accoglierlo, senza fermarsi a cos’era la vita prima della malattia e a cosa sarà dopo, potrà essere di grande aiuto sia al malato sia a chi gli sta accanto, per vivere al meglio il presente senza sentirsi soli, isolati o esclusi”.

“Con grande gioia ci siamo messi a fianco dell’associazione per dare supporto a familiari, caregiver e malati di Parkinson nel delicato frangente che stanno attraversando. È importante considerare le persone con le loro fatiche e valorizzare i contesti familiari e relazioni che possono essere una grandissima risorsa per la qualità di vita. Con questa iniziativa, offrire un supporto ai caregiver, è segno del riconoscimento per il lavoro prezioso che mettono in atto e un modo per evidenziare la straordinaria dignità che ogni malato ha di fronte alla comunità” afferma Adriano Bordignon, direttore del Consultorio del Centro della Famiglia.

L’Associazione Parkinsoniani di Treviso continua a crescere e conta oggi 358 iscritti (erano 120 nel 2018).

Grazie al 5 per mille è possibile sostenere i servizi che l’associazione offre ai malati ponendo la firma nell’apposito riquadro del mod. unico, 730 o CUD, inserendo il CF 94064380267.

Nel 2023 ha promosso anche il Manifesto europeo del Parkinson coinvolgendo le principali istituzioni del territorio nella firma di un impegno condiviso per stimolare una programmazione sanitaria, politica, istituzionale e associativa volta a rafforzare il percorso di una completa presa in carico del paziente con Parkinson. A distanza di un anno, questa Giornata Mondiale del Parkinson è l’occasione per rinnovare l’impegno dell’associazione trevigiana insieme ai numerosi partner, quali Ulss, Regione e Università, per promuovere progetti di formazione e informazione, attività dedicate ai pazienti, alle famiglie e al personale sanitario.