TRIVENETO: oltre 250 volontari rotariani per la campagna vaccinale
Alcuni pronti a iniziare nell'Ulss 2 Marca Trevigiana
Sono oltre 250, ad oggi, i soci del Rotary e del Rotaract del Triveneto, medici e non solo, che hanno aderito a We Stop Covid, offrendo la propria professionalità per la campagna vaccinale contro il COVID-19, alcuni dei quali sono già all'opera nell'ULSS 9 Scaligera ed altri sono quasi pronti ad iniziare il loro lavoro nell'ULSS 2 Marca Trevigiana e nell'Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.
Il Distretto Rotary 2060 (che riunisce i 91 Club Rotary presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige/Süd Tirol e Veneto) ha, infatti, promosso già a gennaio la creazione di una "task force" di medici ed amici del Rotary e della sua associazione giovanile Rotaract che sarà a disposizione non solo delle Regioni del Distretto ma in tutte le zone in cui sarà necessario un supporto, attraverso le Aziende Sanitarie di competenza, per affrontare la campagna di vaccinazione di massa contro il COVID-19.
Sempre fin da gennaio, inoltre, i rotariani hanno anche avviato relazioni con le Direzioni Sanitarie dei diversi territori del Distretto 2060 per organizzare al meglio l'intervento dei medici e paramedici volontari: dialoghi dai quali è emersa anche la necessità di personale non medico, ossia di persone che possano organizzare le disponibilità dei sanitari ma anche le registrazioni e l'afflusso del pubblico nelle sedi deputate, svolgendo così mansioni essenziali per garantire un servizio efficiente ed ottimizzare tutti i tempi della campagna vaccinale.
Il contatto diretto stabilito con i dirigenti delle Aziende Sanitarie ha anche permesso di mettere a punto le modalità della breve formazione circostanziata fornita ai volontari, che per operare in totale sicurezza saranno tutti vaccinati e beneficeranno di copertura assicurativa. Il Rotary ha così potuto mettere a disposizione delle diverse ULSS una centrale organizzativa che provvederà a gestire le disponibilità e a programmare il lavoro dei medici e non medici secondo le esigenze comunicate di volta in
volta dalle Aziende Sanitarie, che prevedono che saranno gli orari serali o festivi quelli in cui ci sarà maggior bisogno di volontari. Orari che soddisfano sia la necessità di estendere quanto più possibile gli orari delle giornate vaccinali, sia quelle di molti volontari rotariani impegnati nelle rispettive professioni negli orari diurni e nei giorni feriali.
Oltre alla campagna avviata a Verona e quella in procinto di partire a Treviso (il 15 marzo) e a Udine, sono stati già fissati gli accordi con le Aziende Sanitarie di Trieste e Bolzano e sono a buon punto i dialoghi per il supporto a quelle di Padova, Veneto Orientale, Venezia e Pedemontana. Si è venuto così a creare una precisa ed efficiente modalità d'intervento che si è perfezionata di giorno in giorno grazie al dialogo e alla collaborazione tra le parti, che è stata anche mutuata da numerosi altri Distretti Rotary italiani (ossia le aree geografiche in cui è suddiviso il Rotary nel Paese) e che ha ottenuto anche la piena approvazione degli uffici centrali del Rotary International di Evanston (Illinois, USA).
Per adesioni e informazioni: westopcovid@rotary2060.org <mailto:westopcovid@rotary2060.org> - <http://www.rotary2060.org > www.rotary2060.org .
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