
“Dei 32 candidati che non hanno superato l’esame di qualifica in una sessione ordinaria nei percorsi formativi per OSS, e si sono iscritti alla prima sessione di recupero, due terzi sono riusciti a raggiungere il traguardo portando a compimento il loro percorso di formazione e ottenendo il titolo necessario ad esercitare la professione. La scelta della Regione Veneto di prevedere una seconda possibilità per questi operatori è stata quindi lungimirante perché ha saputo intercettare le esigenze del territorio, rispondendo alla necessità di reperire nuovi professionisti, e ha potuto dare soddisfazione alle aspirazioni professionali di tante persone motivate all’interno del territorio regionale. Ci sono molte ragioni per cui un candidato può fallire una prova: l’emozione, problemi personali, difficoltà linguistiche. Era importante non disperdere il capitale umano e l’investimento formativo di 1.000 ore”.
Esprime soddisfazione l’assessore alla Formazione e Lavoro Elena Donazzan nel presentare gli esiti dei primi esami di recupero, che si sono svolti il 6-7 febbraio scorsi (32 partecipanti, di cui 21 promossi). Gli altri enti individuati con procedura ad evidenza pubblica, sulla base dell’esperienza specifica maturata, sono Enaip per la sessione di giugno e Codess per la sessione di ottobre 2024.
Dal dicembre 2021 al 14 dicembre 2023 sono stati complessivamente 147 i corsi avviati nelle diverse province del Veneto: (28 a Padova, 16 a Treviso, 24 a Venezia, 6 a Belluno, 8 a Rovigo, 15 a Vicenza, 22 a Verona). Dei 3.471 corsisti - di cui solo il 15% stranieri, l’85% donna, il 65% con un titolo di studio superiore, come il diploma o la laurea - il 6-7 % non era riuscito a superare l’esame di qualifica.
Dopo aver cambiato il modello di programmazione, tra il 2021 e il 2022, la scelta è stata quella di prevedere tre sessioni di recupero l’anno (febbraio, giugno, ottobre) a cui hanno potuto iscriversi i candidati che nei 24 mesi precedenti non avevano superato l’esame di qualifica.