VENETO: oggi mancano 4 mila infermieri

“La denuncia della Fnopi sulla continua diminuzione e sull’assoluta scarsità di domande di ammissione ai corsi di laura in infermieristica, è l'ulteriore campanello d'allarme che richiama la Regione a investire su queste preziose figure professionali”. Lo dice la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon (nella foto) commentando “le cifre fornite della Federazione nazionale ordine delle professioni infermieristiche, in occasione dei test di ingresso universitari. Attualmente sono 26 mila gli infermieri in servizio pubblico del Veneto, ma ne mancano almeno altri 4mila per coprire i servizi. La scarsa attrattività della professione è dovuta all'assenza di investimenti in grado di adeguare gli stipendi e le condizioni di lavoro a standard che riconoscano le alte competenze di questi addetti. Parliamo di persone laureate che svolgono un delicato ruolo di cura: a loro va consentita una prospettiva di carriera che le valorizzi se vogliamo evitare che, dopo l'acquisizione del titolo di studio, se ne vadano all'estero. Lo stesso vale per gli operatori sociosanitari, sempre più centrali nel relazionarsi con i pazienti”.

“Nel 2026 - conclude Bigon - saranno pronte 99 Case della Comunità e 31 Ospedali di Comunità. Non solo: ci sarà l'obbligo, legato ai fondi del Pnrr, di svolgere visite domiciliari raggiungendo il 10% degli over 65. Come pensa la Regione di assolvere a tutto questo?”.